Botti capodanno, allarme Fare Verde Cilento: «A rischio 5 mila animali e persone asmatiche»

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Botti capodanno, allarme Fare Verde Cilento: «A rischio 5 mila animali e persone asmatiche»

Per gli uomini, la notte di passaggio tra il 31 dicembre e il primo giorno di gennaio, è una notte di festa, ma per gli animali si trasforma in un vero e proprio incubo infestato da tante luci scoppiettanti, da rumori improvvisi e ripetuti a intervalli irregolari, da colpi che improvvisamente esplodono nel buio e nel vuoto, sempre più ravvicinati e di intensità elevata. Ogni anno i botti e fuochi artificiali causano la morte di almeno cinquemila animali. «E’ importante ricordare infatti – evidenzia Assunta Grippo presidente di Fare Verde Cilento – che gli animali hanno una diversa percezione dei rumori; il loro udito, per esempio, è più fine del nostro. Non c’è da stupirsi, dunque, se noi troviamo divertente quel frastuono improvviso emesso da un botto, mentre il nostro cane, invece, fugge a gambe levate, per cercare immediatamente un riparo sicuro o, ancora se, un uccello si schianta contro un palazzo. Inoltre, una componente dei fuochi per noi marginale, quella olfattiva, è particolarmente rilevante per i cani che sono in grado di sentire odori a una concentrazione un milione di volte inferiore a quella percepita dall’uomo e a una distanza per noi inimmaginabile». La campagna di sensibilizzazione promossa da Fare Verde Campania ha come testimonial il conduttore tv Claudio Belardo, il quale ha dichiarato: «Siamo alle porte del 2016 cerchiamo di costruire una società più civile… invece di acquistare i botti, con gli stessi soldi possiamo fare molte altre cose meno pericolose e più costruttive per noi stessi e per gli animali». «Per il 2015 il bilancio dei feriti è stato, per fortuna, – continua Grippo – poco più di 250 e non c’è stata nessuna vittima». Secondo alcune ricerche durante la notte di Capodanno vengono immesse nell’atmosfera ingenti quantità di polveri inquinanti, pericolose non solo per l’ambiente ma anche per l’uomo e gli animali, infatti oltre a danni causati da scoppi accidentali di botti il primo dell’anno, nelle città si supera il limite di legge di 50 microgrammi al metro cubo fissato per il PM10, con un valore, a seconda delle città, da doppio a triplo rispetto alla media del periodo. Quindi a causa dell’aumento delle polveri sottili in questo giorno, i soggetti maggiormente a rischio come gli asmatici, gli allergici o tutte quelle persone che soffrono di patologie respiratorie,corrono inconsapevolmente elevati rischi. «Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno – conclude Grippo – basta un unico botto quello di una bottiglia di spumante».

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