Chiusura ospedale Agropoli, Squillante contro il Tar: «Non mi fermo». Il 2 aprile conferenza stampa e il 6 mobilitazione dei cittadini

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Chiusura ospedale Agropoli, Squillante contro il Tar: «Non mi fermo». Il 2 aprile conferenza stampa e il 6 mobilitazione dei cittadini

Martedì 2 aprile e sabato 6 aprile: sono le due date che i cittadini di Agropoli e dell’intero comprensorio che ruota intorno all’ospedale civile, devono segnare sull’agenda. Dopo gli sforzi di politici e amministratori, ora la palla passa fra le mani della gente. Tocca a loro non mollare e scongiurare definitivamente la chiusura del nosocomio cilentano. Dobbiamo ricordare che il Tar ha sospeso il provvedimento del direttore generale dell’Asl Salerno 3 Antonio Squillante. Quest’ultimo, ai microfoni di Stile Tv, ha dichiarato: «In termini economici, l’ospedale di Agropoli – sostiene Squillante – ha un costo annuo di circa 15 milioni di euro a fronte di una produttività che non supera i 7 milioni. Comparati, inoltre, agli altri ospedali, quali Eboli o Battipaglia, gli accessi all’ospedale di Agropoli mostrano un’esigua attività territoriale. I dati parlano di 15mila accessi annui, di cui solo 127 risultano essere codici rossi». Dalle parole del direttore generale si capisce che non è intenzionato ad accettare la decisione del Tar e di continuare nell’opera di riconversione del presidio ospedaliero cilentano.

Per questi motivi, martedì 2 aprile, il comitato cittadino a difesa dell’ospedale incontrerà giornalisti e cittadini per spiegare i motivi della mobilitazione. Il corteo è fissato invece per sabato 6. Alla conferenza, che avverrà presso la sala dell’ospedale al sesto piano alle ore 15, sarà presente il gruppo promotore della manifestazione, il personale dell’ospedale e utenti che grazie alla presenza del pronto soccorso hanno avuto salva la vita.

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