Adesca minorenni su Facebook con la complicità della fidanzata: coppietta nei guai per abusi sessuali

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Adesca minorenni su Facebook con la complicità della fidanzata: coppietta nei guai per abusi sessuali

C’è una nuova storia nel Cilento che avvolge questa terra e il suo popolo di rabbia e curiosità nello stesso tempo. L’ombra di presunti abusi sui ragazzini e ragazzine minorenni va giù violenta e si abbatte su Albanella, un piccolo comune di circa 6 mila abitanti alle porte del secondo Parco nazionale più grande d’Italia. Nei bar e tra i vicoletti del paese il chiacchiericcio si infittisce sempre di più. Si parla a voce bassa. Un vociare che a stento si avverte, ma (si sa) da queste parti fa un grande baccano. Troppi i lati da chiarire. Ancora di più quelli da svelare, secondo gli investigatori. Lunedì, però, potrebbero venir fuori particolari interessanti, tasselli utili da aggiungere ad un puzzle ancora troppo incompleto.

La vicenda E’ sabato mattina e gli abitanti di Albanella vengono svegliati dalle sirene delle automobili dei carabinieri di Agropoli. La volante si ferma dinanzi l’abitazione di due giovani del posto. I militari del capitano Presutti prelevano una coppia di fidanzati. I due vengono arrestati per presunti abusi sui minori. Una accusa da accertare, ma che per il momento fa tremare i probabili colpevoli. L’uomo viene subito accompagnato al carcere di Fuorni, dove rimarrà almeno fino a lunedì mattina. La donna, invece, resta ai domiciliari. La coppia, conosciuta in paese, non ha figli. L’inchiesta, logicamente, è ancora in una fase preliminare e la magistratura dovrà far luce su un caso inquietante. I due sono coinvolti entrambi, ma secondo chi indaga avrebbero diverse responsabilità.

Mamma sospetta L’inchiesta è partita dopo alcune denunce da parte di genitori spaventati e insospettiti dal comportamento dei figli minorenni. Una mamma in particolare ha ascoltato il proprio figlio mentre parlava con degli amichetti e ha notato che qualcosa non tornava. Così si è messa i panni dell’investigatore e ha acceso il computer. Dal pc la donna è entrata con l’account Facebook del piccolo per verificare messaggi e conversazioni. Il passaggio successivo è stato fermare il figlio e farlo parlare. Qui è arrivata la confessione scioccante. Poi il cerchio si è allargato parlando con i genitori di altri bambini fino al punto di decidere di rivolgersi ai carabinieri. Gli inquirenti, con l’aiuto di uno psicologo, hanno ascoltato grandi e piccini e messo a verbale quanti più indizi era possibile. 

Interrogatorio Lunedì mattina ci sarà l’udienza per convalidare l’arresto del giovane 22enne trattenuto nelle celle del carcere di Fuorni. Insieme alla convalida, sarà sottoposto all’interrogatorio di garanzia davanti al gip della procura di Salerno. L’uomo potrebbe avvalersi della facoltà di non rispondere oppure cercare di spiegare la propria posizione al giudice. La fidanzata, invece, è ai domiciliari perchè, secondo chi indaga, sarebbe stata a conoscenza dei fatti e quindi dei probabili abusi sui ragazzini. Lei, al momento, è vista dagli inquirenti come una probabile complice e quindi accusata di favoreggiamento. Tutto da accertare, logicamente. I motivi per i quali il giovane avrebbe potuto compiere atti sessuali con o in presenza di minorenni, non sono ancora chiari, ma sullo sfondo pare ci siano momenti di vita «difficili» vissuti dal 22enne.

Tra i 12 e i 14 Tre i capi di imputazione contestati al giovane dal sostituto procuratore Roberto Penna che ha coordinato le indagini. Il giovane è accusato di adescamento, di abusi sessuali su minori consenzienti, e in un caso di abusi contro la volontà del minore, che avrebbe rifiutato l’approccio, ma sarebbe stato minacciato, questo sempre secondo chi si occupa del caso. Almeno sei le presunte vittime tutti ragazzini di sesso maschile tra i 12 e 14 anni che l’arrestato avrebbe adescato su Facebook e poi incontrato, ottenendo di toccarli nelle parti intime. Il 22enne è difeso dall’avvocato Fabio Lanza. Le indagini, molto delicate, sono in corso per accertare la veridicità dei fatti e in quale forma si sono concretizzati gli abusi ai danni dei ragazzini coinvolti.

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Twitter @martinoluigi92

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