Sapri, Ricciardi il nuovo vicesindaco, a D’Alascio delega a politiche sociali. Minoranza lascia l’aula tra le polemiche

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Sapri, Ricciardi il nuovo vicesindaco, a D’Alascio delega a politiche sociali. Minoranza lascia l’aula tra le polemiche

Dopo le dimissioni di Marco Martorano, la nomina del nuovo vicesindaco. L’assessore ai Lavori Pubblici e Politiche del territorio del Comune di Sapri, Giuseppe Lucio Ricciardi, è il nuovo vicesindaco e va sostituire Marco Martorano che due mesi fa ha rassegnato le dimissioni. La delega del Ricciardi è così passata a Germana D’Alascio. Una decisione – quella dell’ex vice – scaturita da «attese, risposte mai date, inutili conflitti e servizi sociali inesistenti». «Ringrazio l’intero gruppo consiliare di maggioranza – ha dichiarato il sindaco Giuseppe Del Medico – per la condivisione delle scelte e la dimostrazione di responsabilità dimostrata in un momento difficile per l’amministrazione comunale dopo le dimissioni del dott.Marco Martorano». 

 Il gruppo di minoranza intanto è tornato ancora una volta sull’argomento: «E’ andato via sbattendo la porta sancendo così in uno con la sua incapacità, il fallimento completo dalla sua ex amministrazione. – riferendosi a Martorano – E’ andato via nel modo peggiore per la città senza cioè avere il coraggio di venire in consiglio a spiegare alla gente, non a noi consiglieri, le vere motivazioni del suo gesto, senza un dibattito pubblico e senza neanche una nota scritta. Sembra, infatti, – aggiungono i consiglieri d’opposizione – che lo stesso interessato abbia disconosciuto la paternità di un documento senza protocollo pure prodotto e letto in consiglio e a lui attribuito dal sindaco». E sulla nomina di Ricciardi: «Ci saremmo aspettati che si fosse individuata rapidamente una figura autorevole, ovviamente al di fuori dell’ambito della maggioranza che è sconsolatamente priva di tale qualità, cui affidare un minimo di programmazione politico-amministrativa di fine legislatura atteso che la amministrazione comunale non è stata capace di onorare neanche un punto del programma elettorale e in particolare le sorti della programmazione turistica e commerciale per cercare di salvare, almeno in parte, la stagione estiva».

Consiglio comunale movimentato Il gruppo di minoranza ha lasciato subito l’aula durante il consiglio comunale per opporsi ai ritardi del sindaco di ricostituire la giunta e all’aumento della tassazione. «Di fronte a un sindaco che stravolge le normali regole del dibattito istituzionale che elude la discussione democratica, – spiegano in una lettera – a noi non è restato che andare via per evitare che la nostra presenza potesse essere l’unico elemento, ormai, di legittimazione popolare. Abbiamo abbandonato il consiglio per protestare contro la palese illegittimità della situazione esposta e anche per protestare contro l’ennesimo aumento della tassazione decisa da un branco di incapaci. Ci vergogniamo – conclude il gruppo Insieme per Sapri – persino di essere opposizione a tanto squallore. Per le motivazioni su esposte i consiglieri di minoranza, annunciando una informativa al prefetto, hanno abbandonato l’aula che diserteranno fino a quando non sarà ripristinata la legalità del consesso cittadino con la nomina dell’assessore mancante e la ricomposizione della giunta municipale».

«Nessun aumento sulle tasse» L’assessore al Bilancio ci tiene a precisare che il consiglio comunale ha approvato le tariffe dei tributi locali Tari, Tasi, Iuc, Imu e addizionale Irpef per il 2015 «confermate tutte le aliquote rispetto all’anno precedente, nessun aumento è stato previsto, nonostante i tagli del governo -ha dichiarato Giulio Cammarosano – facendoci anche carico della massa di debiti eredati dalla ‘disastrosa gestione’ da chi ha governato la nostra città e oggi lascia il Consiglio in modo pretestuoso e infantile nel tentativo di sottrarsi alle responsabilità del danno consumato sulla pelle dei cittadini».

Del Medico replica a minoranza Poi il sindaco commenta la decisione dei consiglieri di minoranza di lasciare l’aula. «L’opposizione lasciando l’aula ha dimostrato tutta la sua irresponsabilità e la poca attenzione verso la drammatica situazione che vivono le fasce più deboli della nostra città – commenta – questa amministrazione continua con seriatà nel suo lavoro di risanamento senza assumere impegni che non può mantenere, la nostra gestione è attenta e rispettosa degli equilibri di bilancio. In tre anni – ha spiegato – è stato coperto un buco di 2.870.000,00 euro. I trasferimenti statali si sono ridotti di circa 2 milioni di euro. Sono stati già pagati circa 820.000,00 euro per debiti fuori bilancio. Tutto ciò è stato possibile grazie al sacrificio chiesto ai cittadini, al recupero dell’evasione e al taglio delle spese correnti per circa 850.000,00 euro. In tre anni gli amministratori comunali hanno rinunciato a più di 200.000 euro di ‘stipendio’ (solo il sindaco circa 72.000 euro). L’ex Sindaco vuole vestire le vesti di protestatore “grillino” ma il suo passato – conclude Del Medico- e la sua età dovrebbero imporgli comportamenti diversi per non cadere nel ridicolo».

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