Abusi sui minori ad Albanella, una mamma: «Ecco cosa è successo a mio figlio». Dal giudice il 22enne non parla

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Abusi sui minori ad Albanella, una mamma: «Ecco cosa è successo a mio figlio». Dal giudice il 22enne non parla

Sabato mattina l’arresto. Poi il carcere e i domiciliari per il presunto pedofilo e la sua fidanzata che secondo chi indaga «lo copriva». Gli avvocati, le carte. La storia si snoderebbe attraverso i social network per poi scendere in strada, in luoghi appartati. L’inchiesta dopo, le denunce delle mamme prima. Tanti punti interrogativi, troppi ancora. Tutto in una fase preliminare, si cercano alibi, motivi, certezze, confessioni. Non arriva ancora nulla di tutto ciò, anzi. Lunedì mattina si è tenuto l’interrogatorio del 22enne rinchiuso nel carcere di Fuorni, ma colui che viene ritenuto dagli 007 della procura di Salerno come «quell’uomo che ha abusato di ragazzini tra i 12 e i 14 anni di Albanella», si è avvalso della facoltà di non rispondere. Nulla da aggiungere al quadro accusatorio, appuntamento rimandato al prossimo interrogatorio, davanti al pm del tribunale di Salerno, che avverrà nei prossimi giorni insieme all’udienza di convalida dell’arresto. Secondo voci vicine agli ambienti investigativi, il giovane, difeso dall’avvocato Fabio Lanza, avrebbe intenzione di spiegare la propria posizione al pubblico ministero e al gip. Lui, infatti, dovrà chiarire le attenzioni a sfondo sessuale che, sempre secondo chi si occupa del caso, «rivolgeva ai minorenni con la complicità della fidanzata», ora ai domiciliari, accusata di favoreggiamento.

Il racconto Sono stati i genitori di alcuni ragazzini a denunciare il tutto ai carabinieri della compagnia di Agropoli comandati dal capitano Giulio Presutti. Una mamma, infatti, avrebbe notato comportamenti strani da parte del proprio figlio e, dopo attente verifiche e indagini sul computer utilizzato dal minore, avrebbe poi scoperto che c’era un tizio che importunava il piccolo con messaggi e richieste di appuntamenti su Facebook. «Quanti anni hai?», «Dove abiti?», «Che scuola frequenti?», queste sono solo alcune delle domande che questa persona avrebbe rivolto ai ragazzini. Ma c’è dell’altro: in paese si vocifera che tra i minorenni, soprattutto nelle scuole, si era sparsa la voce di questo ragazzo che tentava di adescarli per poi toccarli nelle parti intime in luoghi appartati. C’è chi ad esempio, un po’ più sveglio e meno ingenuo, ha bloccato quel contatto e cancellato le conversazioni una volta venuto a conoscenza del «metodo» e dei «fini» di questo probabile pedofilo. «Mio figlio – rivela una mamma alla giornalista Angela Sabetta – mi ha raccontato che era stato contattato ma, essendo a conoscenza delle voci che circolavano su di lui, lo ha subito cancellato bloccando i suoi messaggi».

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Twitter @martinoluigi92

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