Parco del Cilento affida a privati strutture turistiche, i Comuni insorgono: «Scippati delle nostre proprietà»
| di Lucia CarielloE’ polemica tra l’amministrazione di Sanza e il parco del Cilento. Tutto nasce dalla decisione dell’ente di affidare a privati sette rifugi che si trovano sul Cervati e di proprietà del Comune di Sanza. L’obiettivo del parco è quello di realizzate strutture di accoglienza turistica.
«La notizia è stata appresa dall’amministrazione comunale di Sanza – dichiara il vicesindaco Francesco Forte – attraverso la gazzetta ufficiale dove abbiamo trovato pubblicato il bando». In esso viene esclusa ogni possibilità gestionale da parte dei Comuni che vengono, così, scavalcati e privati di beni finalizzati all’attrattività turistica e promozionale del territorio. « Al riguardo esprimo disappunto e insoddisfazione – continua Francesco Forte – per come il parco ha ritenuto di procedere sulla gestione dei beni escudendo le comunità locali. La mancanza di concertazione e condivisione sulle scelte di promozione del territorio rappresenta un oltraggio per le comunità locali il cui ruolo è imprescindibile».
Ma non è solo l’amministrazione di Sanza a mostrare il proprio sdegno in merito, seguono a ruota, infatti, Sassano, Sant’Arsenio e San Pietro al Tanagro che lo definiscono «un atto scorretto». Sta di fatto che per ora i Comuni scelgono la via del dialogo, almeno per ora: «Se l’ente continua con una gestione unilaterale del territorio – conclude Forte – non rimane che reagire con una forte protesta non escudendo il ricorso a azioni legali».
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