Salerno è penultima provincia in Italia per qualità della vita, Iannone: «Diamo numeri esatti»

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Salerno è penultima provincia in Italia per qualità della vita, Iannone: «Diamo numeri esatti»

Un’Italia tagliata in due, male il Sud, bene il Nord. Meglio ancora la Lombardia, che piazza tre province sul podio: la palma per il tenore di vita se l’aggiudica Milano, seguita da Monza Brianza e Varese. Secondo la classifica pubblicata da Italia Oggi, sulla base di uno studio della facoltà di Economia del “La Sapienza” di Roma, Salerno è penultima per qualità della vita nella sezione dedicata al tenore di vita.

«Diamo i numeri esatti delle classifiche sulla qualità della vita nelle province – ha commentato il presidente della Provincia, Antonio Iannone – Nella classifica generale la provincia di Salerno si attesta all’88esimo posto su 110 (lo scorso anno eravamo 83esimi ma su 103 rilevate).

Altre classifiche «Nelle nove classifiche che poi compongono la valutazione assoluta – spiega – segniamo rispettivamente: 98esimo posto per affari e lavoro; 5° posto per disagio sociale; 72esimo posto per rischio criminalità; 25esimo posto per crescita popolazione; 59esimo posto per il sistema salute; 91esimo posto per i servizi finanziari; 70esimo posto per il turismo e tempo libero (che è un nuovo aggregato introdotto quest’anno); 109esimi per tenore di vita, 20esimi per la qualità dell’ambiente». «La classifica – aggiunge Iannone – evidenzia che tutte le realtà dell’Italia insulare e meridionale sono in coda alla classifica e, in questa chiave, la nostra provincia é tra quelle meglio piazzate, anche se si considera il dato delle campane (siamo secondi solo alla piccola Benevento, proprio come lo scorso anno)».

«Salerno la migliore del Sud» «Si evince, dunque – sottolinea – un quadro che attesta la provincia di Salerno tra le migliori del Meridione, pur dovendo registrare con amarezza che l’Italia presenta due realtà sociali ed economiche profondamente diverse: quella del Centro-Nord e quella del Sud insulare. Le politiche criminali degli ultimi Governi Monti e Letta, inoltre, hanno aumentato questo divario non offrendo neanche agli Enti locali virtuosi del Sud la possibilità di invertire le ataviche negative tendenze. Anche per la nostra provincia gli indicatori più critici sono rappresentati da quelli fortemente influenzati dall’economia (Tenore di vita, Disagio sociale, Affari e Lavoro, Servizi finanziari e scolastici), mentre riportiamo discreti risultati in quegli ambiti che valorizzano le tendenze sociali, culturali e identitarie del nostro territorio (Rischio criminalità, Turismo e tempo libero, Sistema salute e popolazione intesa come crescita demografica)».

«Un eccellente miglioramento, invece – conclude il presidente Iannone – riguarda la qualità dell’ambiente dal 69esimo posto del 2012 al 20esimo posto di quest’anno».

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