Concorso vigili Ascea, pioggia di indagati nel Cilento: sono 16

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Concorso vigili Ascea, pioggia di indagati nel Cilento: sono 16

Sedici persone sono finite nel calderone delle indagini avviate dalla procura di Vallo della Lucania. Al centro della vicenda c’è il concorso per la selezioni di due vigili, a tempo indeterminato e part-time, al Comune di Ascea. Ieri mattina, lunedì, è scattato il blitz dei carabinieri della compagnia di Vallo della Lucania, agli ordini del capitano Mennato Malgieri. Le forze dell’ordine hanno fatto irruzione al Comune e nelle sedi dei vigili urbani di Ascea e di Camerota. I controlli si sono estesi anche a Prignano Cilento. I militari hanno perquisito le abitazioni di Pietro D’Angiolillo, sindaco di Ascea, e di Antonio Ciociano, presidente della commissione del concorso ed ex comandante dei vigili di Camerota. Nell’inchiesta sono coinvolti anche altri politici di Ascea. Si tratta del vicesindaco Puglia, degli assessori Rizzo e Speranza.

Le indagini
Nel corso delle perquisizioni, gli inquirenti hanno sequestrato documenti e faldoni che serviranno per fare maggiore chiarezza sul caso. Sulla vicenda vige comunque massimo riserbo e le notizie che sono trapelate in queste ore non sono molto dettagliate. Alcune settimane fa il tribunale amministrativo della Regione Campania ha annullato il concorso. Il giudice aveva già riscontrato «illeciti e anomalie», che – sempre secondo quanto raccolto dagli 007 della procura – avrebbero «compromesso la trasparenza della procedura concorsuale». La commissione – si legge nelle carte – il 2 maggio, «giunta presso la sede del concorso con notevole ritardo» aveva «deciso, all’unanimità, di rinviare la preselezione». Quel giorno, ad Ascea, erano arrivati concorrenti da diverse parti della Campania, ma anche d’Italia. I giudici, inoltre, hanno contestato il fatto che «ove il questionario fosse stato predisposto il 2 maggio, non si comprenderebbe come esso sia stato conservato fino all’espletamento della prova del 21 maggio». 

Gli indagati
Al momento gli indagati sono 16. Per il reato di abuso d’ufficio, sono iscritti nel registro i nomi di Pietro D’Angiolillo (Ascea), Emilio Puglia (Ascea), Valentina Pica (Ascea), Giovanni Rizzo (Ascea), Rita Speranza (nata a Centola e residente ad Ascea), Marianna Vecchio (Prignano Cilento), Antonio Ciociano (Camerota), Raffaella Di Bello (Camerota) e Aniello De Luca (Ascea). 

Sono invece indagati per falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici Antonio Ciociano (Camerota), Marianna Vecchio (Prignano Cilento), Raffaella Di Bello (Camerota) e Aniello De Luca (Ascea). 

E’ indagato per rifiuto d’atti d’ufficio Antonio Ciociano (Camerota). Mentre è indagato per favoreggiamento personale, Lino Puglia (Ascea). Indagati ma senza capi d’imputazione Sabrina D’Angiolillo (Ascea), Domenico Basile (Ascea), Marco Di Genio (Ascea), Gennaro Tolomeo (Ascea) e Claudia Sansiviero (Camerota).

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