Strutture abbandonate nel parco del Cilento, la denuncia di Fare Verde

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Strutture abbandonate nel parco del Cilento, la denuncia di Fare Verde

Strutture abbandonate da diversi anni in località Cuccari nel comune di Torre Orsaia, è quanto denunciano gli attivisti di Fare Verde Cilento dopo aver notato le strutture nel mese di settembre. Si tratta di sei gazebo su basamento di cemento in legno e ferro con copertura di tegole di terracotta, un sentiero di qualche centinaio di metri con ringhiera di legno e cestini porta rifiuti sempre in legno. Le strutture sono situate nei pressi del fiume Bussento, molto probabilmente raggiunta dalle piene frequenti del fiume stesso, in completo abbandono e degrado evidenti. Il sentiero infatti è ostacolato da rovi, le ringhiere danneggiate e trafugate, rifiuti  sparsi dovunque.

«Il progetto, denominato ‘Interventi di riqualificazione e di recupero ambientale lungo l’asta fluviale del Fiume Bussento’, si presenta nella relazione tecnica dell’architetto Cavaliere molto ambizioso e necessario. Tanto è vero che ‘offrirà una valorizzazione dell’economia locale per le nuove opportunità date ai piccoli comuni del Cilento e Vallo di Diano, che vivono il problema dello spopolamento’» spiega Fare Verde.  Dalla relazione tecnica integrativa (2004) si ricava inoltre che il progetto prevede la realizzazione di un sistema di servizi e di spazi pubblici al fine “ di destinare le emergenze naturalistiche dei luoghi ad una fruizione ecocompatibile (questa parola non manca mai )sul modello dei grandi parchi ambientali”.

 «Non risulta inoltre nella relazione tecnica alcun accenno al vincolo paesaggistico, necessario per ogni intervento entro i 150 metri dal fiume.  Il costo dell’iniziativa risulta di circa 326 mila euro: soldi finanziati dalla Regione Campania, nell’ambito del Patto Territoriale ‘Bussento – Vallo di Diano’» continuano dall’associazione ambientalista. Fare verde Cilento, dopo aver inoltrato una nota al presidente della comunità montana Bussento Lambro Mingardo, Vincenzo Speranza, senza ottenere alcun riscontro nei tempi previsti per legge, ha inviato un esposto alla procura di Vallo della Lucania, dove si chiede: «di verificare per quale ragione è rimasta incompleta e abbandonata al degrado la struttura nata per offrire opportunità alla economia locale, sprecando pertanto soldi pubblici; se  sono state chieste le autorizzazioni previste per legge; quando  e come si intende usare , completandola,la struttura».

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