A rischio antica tradizione della pesca delle alici di Menaica, Capozzolo (Pd): «Governo intervenga per la tutela»

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A rischio antica tradizione della pesca delle alici di Menaica, Capozzolo (Pd): «Governo intervenga per la tutela»

L’allarme dei pescatori di Marina di Pisciotta, borgo costiero del Cilento dove si pratica da anni la pesca delle alici di Menaica e che quest’anno rischia di essere chiaramente compromessa a cause delle normative nazionali e comunitarie in materia, è stato raccolto dalla deputata cilentana del Partito Democratico Sabrina Capozzolo, che ha presentato un’interrogazione parlamentare ai ministri dell’Ambiente e dell’Agricoltura, Gian Luca Galletti e Maurizio Martina, per chiedere un intervento immediato a tutela dei pescatori e di questa particolare e tradizionale attività di pesca.

«Nei giorni scorsi ho avuto modo di confrontarmi in maniera diretta  della problematica con i nostri pescatori e compreso la gravità della situazione e il rischio di vedere una millenaria tradizione messa in pericolo per motivi puramente tecnici, così immediatamente predisposto un interrogazione parlamentare – sottolinea l’On. Capozzolo –  per chiedere al Governo se è a conoscenza di tale situazione e quali iniziative intenda assumere con la massima urgenza al fine di qualificare la specificità della rete menaica, rispetto alla restrittiva e inappropriata classificazione nella categoria della ferrettara, valutando l’opportunità di una apposita deroga trovandoci all’inizio della stagione di pesca delle alici di menaica, assicurando piena tranquillità ai pescatori impegnati in questa particolare pesca e tutelando non solo una tradizione ma anche un prodotto di qualità che rispetta l’ambiente».

«Il  problema – continua la deputata cilentana – riguarda l’equiparazione di tale pesca  alla ferrattara, una tecnica completamente diversa seppure inserita così come quella della menaica tra le reti derivanti. Vi è però una enorme differenza tra le due reti, a partire dal fatto che non vi è alcuna possibilità nella menaica di avere effetti collaterali come la cattura di specie protette».

«Siamo in presenza – conclude la Capozzolo – di una situazione di incertezza che rischia di minare una tradizione plurisecolare e di incidere negativamente su una prodotto di qualità come le alici di menaica, presidio Slow Food dal 2001, sostenuto dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.   Durante l’ultima riunione del direttivo del Parco a Castellabate presi un impegno preciso, un impegno pubblico: non lasciare soli i nostri pescatori. Non solo con l’interrogazione parlamentare ma anche con un interlocuzione diretta e costante con il Ministero e con il Governo mi sono spesa e continuerò a spendermi per sensibilizzare e per risolvere positivamente la vicenda. Venerdì prossimo ho chiesto al Presidente Pellegrino, che ringrazio, di darmi ospitalità presso il Parco per tenere un incontro diretto tra il Governo, con il sottosegretario Giuseppe Castiglione, e i nostri pescatori. Ho chiesto e ottenuto che il Governo venisse sul territorio a confrontarsi direttamente. Ringrazio, pertanto, l’On. Castiglione per la sua disponibilità e, con lui, il Ministro Martina. Ai nostri pescatori dico: venite! Non vi lascerò soli».

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