A tu per tu con Olimpio Pilosi, dg della Pro Palinuro: «Il segreto? Attaccamento alla maglia»

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A tu per tu con Olimpio Pilosi, dg della Pro Palinuro: «Il segreto? Attaccamento alla maglia»

Metti da parte quattro chiacchiere con Olimpio Pilosi, direttore generale e anche responsabile della comunicazione della Pro Palinuro, compagine cilentana militante nel campionato di prima categoria girone H. Disponibile e sempre diritto al punto, senza alcun pelo sulla lingua, il giovane dirigente fa una panoramica a trecentosessanta gradi su presente e ambizioni. «Sapevamo che questo campionato non sarebbe stato facile – svela il dg – ma siamo ancora in corso per i playoff, nonostante le ultime prestazioni non esaltanti». E come dargli torto: la Pro Palinuro staziona a metà classifica e il treno per gli spareggi non sembra ancora perso, non fosse altro per il talento, di cui la formazione in blu è dotata in dosi industriali. 

Il Palinuro, infatti, è stata l’unica formazione cilentana ad approdare ai quarti di coppa Campania di categoria, dimostrando forza e spessore. A quel punto, a causa anche di vari infortuni e un pizzico di sfortuna, tra andata e ritorno, la Pro ha ceduto il passo alla corazzata Salernum, che oltre a dominare il proprio girone di campionato, si è dimostrata avversario di tutto rispetto anche in coppa. «Non cerchiamo alibi, ma tra novembre e gennaio abbiamo avuto un treno di infortuni notevoli e ovviamente questo fattore ha influito non poco sulle prestazioni della squadra. Naturalmente – spiega Pilosi – la colpa principale dei risultati non idilliaci è nostra. Manca anche la necessaria esperienza per fare meglio, ma sono convinto che le cose si sistemeranno e potremmo lottare fino alla fine per i playoff, nostro obiettivo principe». 

Il dg dei blu ci tiene a mettere in risalto «una particolarità della nostra rosa: nessuno dei ragazzi percepisce un solo euro per dare i calci al pallone. Questa, ormai, non è più una cosa così usuale nel calcio moderno e ovviamente ne siamo orgogliosi. La passione per lo sport spinge la domenica, ogni singolo uomo della squadra, a lottare in campo. La squadra, oltre ad essere formata da gente del luogo, comprende anche atleti provenienti da Ascea e Maratea, che danno il massimo per la causa comune». Coesione senza cupidigia, gran bella ricetta.

Una panoramica sulla società non guasta mai e Pilosi non si sottrae alle sane abitudini: «La società è composta da imprenditori del posto, primo tra tutti il presidente Cipolla. Quando un gruppetto di ragazzi si presentò di fronte a lui, chiedendogli di fondare il club (in parole molto povere) non si tirò indietro, e adesso siamo qui. Importante, per la società, è anche Emilia Polito – spiega il dg – imprenditrice locale sempre attenta a sostenere le nostre iniziative. Poi ci sono Pietro Cerullo, che non fa mai mancare il suo appoggio e Claudio Merola, persona molto legata ai ragazzi. Citazione finale per Donato Tafuri, tuttofare instancabile che ha messo, e continua tuttora a farlo, impegno nel progetto sin dal primo giorno».

Come detto prima, i segreti del gruppo palinurese sono l’unione e lo spirito positivo, che animano i ragazzi della Pro e li spingono al di là di tutto. «Ci sarebbe una miriade di episodi da raccontare – continua a raccontare Olimpio Pilosi al giornaledelcilento.it – ma rischieremmo di fare notte. Mi ricordo di una volta che i ragazzi (vietato fare nomi naturalmente) misero del peperoncino su tutto il kit di uno dei loro compagni. Beh, immaginate voi quando si vestì dopo l’allenamento: prurito dappertutto per il poveretto e risate per tutti. Siamo una grande famiglia e ci vogliamo bene l’uno con l’altro. I risultati vengono dopo, la cosa fondamentale è fare gruppo, e devo dire che in quanto a questo non siamo secondi a nessuno».

Un piccolo appunto in negativo (carota, ma anche bastone) Pilosi vuole farlo a proposito della tifoseria locale, non presente come gli altri anni: «Quest’anno i nostri sostenitori sono calati di numero. La stagione scorsa avevamo un gruppo di ultras sempre presenti – conclude – numerosi e festosi ogni domenica. Al ‘Saline’ la gente viene sempre, sia chiaro, ma il calore del campionato scorso non è paragonabile a quello di quest’anno. Qualche temerario ci segue anche in trasferta».

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