Abusi edili a Camerota: Parco dispone acquisizione gratuita del patrimonio

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Abusi edili a Camerota: Parco dispone acquisizione gratuita del patrimonio

I controlli risalgono al 2011 ma le nuove disposizioni del Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, sono state pubblicate in albo pretorio qualche giorno fa. Il 30 agosto di nove anni fa, l’allora corpo forestale dello Stato di San Giovanni a Piro, accertò, in località Vallone delle Fornaci a Marina di Camerota, alcuni abusi edili. I tecnici stilarono un elenco di opere costruite senza alcuna autorizzazione:

– manufatto in muratura, con copertura in legno e sovrastante manto di tegole, adibito a servizio W.c., dalle dimensioni di 6,60 m. x 2,65 m. e altezza media pari a 2,60 m.;

– antistante tettoia dalle dimensioni di 7,00 m. x 1,10 m. con sottostante massetto in calcestruzzo, parzialmente coperto dalla citata tettoia, dalle dimensioni di 7,00 m. x 1,90 m.;

– massetto in calcestruzzo con pavimentazione in ceramica, adiacente il manufatto di cui al punto a), dalle dimensioni di 7,00 m. x 3,10 m., dotato, altresì, di parete attrezzata con n.2 lavelli da cucina e n.2 lavelli per biancheria;

– ulteriore massetto in calcestruzzo, di collegamento tra il manufatto di cui al punto a) e il massetto di cui al punto c), con pavimentazione in ceramica, dalle dimensioni di 3,80 m. x 2,00 m.;

– piattaforma in calcestruzzo, posizionata a valle delle precedenti strutture, dalle dimensioni di 8,00 m. x 4,70 m.;

Le opere, costruite in zona D del Parco, sono risultate tutte abusive. Oggi, a distanza di anni, l’iter burocratica è andato avanti e il Parco, con ordinanza n. 48 dell’1 luglio 2020, ha diposto l’acquisizione gratuita al patrimonio dell’Ente delle opere abusive, della relativa area di sedime e dell’area immediatamente circostante per una superficie complessiva pari 1.515 metri quadri, l’immissione in possesso dell’area descritta in premessa al patrimonio dell’Ente Parco, l’esecuzione dei lavori di demolizione e ripristino dello stato dei luoghi e invita i titolari ad astenersi dall’effettuare ulteriori opere edilizie e/o lavorazioni nell’area in questione.

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