Abuso d’ufficio, condanna per l’ex sindaco di Santa Marina e tre tecnici comunali

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Abuso d’ufficio, condanna per l’ex sindaco di Santa Marina e tre tecnici comunali

di Marianna Vallone

L’ex sindaco di Santa Marina, Dionigi Fortunato, è stato condannato a due anni e sei mesi di reclusione con l’accusa di abuso d’ufficio nel processo che si è chiuso ieri sulle vicende delle nomine dei funzionari comunali.  I giudici del Tribunale di Lagonegro, presidente Piccinno, a latere Pagano e Lombardi, hanno condannato l’ex primo cittadino assieme a Giovan Battista Guastalegname, Luigi Biscardi e Carmine Del Verme, all’epoca dei fatti funzionari comunali. Per loro la condanna è di un anno e sei mesi.

In concorso, il sindaco avrebbe nominato tre dirigenti nell’area tecnica “intuitu personae”, ovvero ritenendo di particolare rilevanza le qualità professionali dei tecnici, senza seguire le modalità previste dalla legge. 

La vicenda risale al 2013 – 2014, quando l’architetto Antonio Berretti, ex dipendente, all’epoca dei fatti in servizio al Comune di Santa Marina, denunciò le modalità di conferimento degli incarichi ai tre professionisti. Nel processo Berretti si era costituito parte civile ed è stato assistito dall’avvocato Raffaella Manzolillo.

Secondo l’accusa, l’allora sindaco violando il principio di separazione tra le competenze dell’Organo politico e quello amministrativo, cui gli imputati si sostituivano usurpandone così la funzione, nonché il  principio per cui le Amministrazioni pubbliche possono conferire esclusivamente incarichi esterni solo nella verificata impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane presenti in dotazione organica, aveva nominato dirigenti del Comune i tre professionisti.

La legge stabilisce che le pubbliche amministrazioni, se per specifiche esigenze non possono far fronte con personale interno già in servizio, possono esclusivamente conferire incarichi individuali (ad altri) con contratti di lavoro autonomo a fronte di obiettivi e progetti specifici. E avendo verificato l’impossibilità oggettiva di utilizzare le risorse umane disponibili al suo interno.



 

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