Commissari ASL campane. Caldoro messo al tappeto dall’Udc che minaccia crisi

Una vera "grana" per il governatore Caldoro con i centristi della sua Giunta che minacciano la crisi. Nella riunione di ieri pomeriggio, L’Udc di De Mita non è stata d’accordo sulla nomina dei ‘sette uomini d’oro’, i nomi destinati a guidare le Asl campane, che pare siano stati imposti da alcuni esponenti del Pdl.  L’Udc ha abbandonato il tavolo delle trattative accusando Caldoro di non aver rispettato i patti raggiunti in precedenza sulle nomine. Il vicepresidente della giunta regionale Giuseppe De Mita e l’assessore al Personale Sommese hanno addirittura minacciato di uscire dalla maggioranza di governo se non verrà rispettato l’accordo.
Nel momento in cui il governo nazionale ha dato il via libera al nuovo piano ospedaliero regionale.

La Giunta è stata di nuovo convocata oggi e il cerchio dovrebbe chiudersi. All’ordine del giorno la nomina dei sette commissari straordinari delle Asl.  L’accordo è fatto e non dovrebbero esserci ulteriori rinvii. I nuovi manager resteranno in carica sino al 31 dicembre prossimo e avranno il difficile compito di far quadrare i conti e applicare il piano ospedaliero che la giunta ha presentato sabato scorso. Un piano di grande ristrettezza che prevede il taglio di 1.297 posti letto e la chiusura, o il ridimensionamento, di molti presidi ospedalieri.
«Non c’è stato alcun negoziato. C’è un confronto che è cosa diversa dal trattare», aveva precisato nei giorni scorsi il governatore Stefano Caldoro.

Il quadro è in linea di massima delineato. Il compito più gravoso, la guida della disastrata Asl Napoli 1 (oggi la giunta sbloccherà anche i fondi per pagare gli stipendi di luglio), sembra ormai assegnato ad Achille Coppola, presidente provinciale dell’Ordine dei Commercialisti, preferito a Francesco Rocca, commissario nazionale della Croce Rossa. Coppola è considerato vicino al senatore Raffaele Calabrò, consigliere per la sanità di Caldoro; Rocca è invece vicino all’assessore regionale Marcello Taglialatela. Per la Asl Napoli 2 (area Nord) il favorito è Vittorio Russo, ex primario del Cardarelli in pensione, presidente del potente sindacato regionale dei primari e molto vicino al presidente della Provincia Luigi Cesaro. Alla Asl Napoli 3 (area Sud) potrebbe essere confermato Ernesto Esposito ma non è escluso che alla fine la scelta possa cadere sul commissario della Cri Rocca.
Sembra delineato anche il quadro delle nomine nelle altre quattro province.

Per quanto riguarda Salerno, il commissario sarà Udc. Il favorito è Massimo Lanocita. Avvocato, ex consigliere regionale, politicamente è nato nel Pci partito con il quale ha condiviso l’intero percorso di trasformazione (Pds, Ds) fino al Pd. Poi, la rottura e il passaggio all’Udc. Massimo Lanocita avrebbe battuto la concorrenza di Giovanni Russo, ex manager della Asl Salerno 2, e di Salvatore Aversano, ex socialista ora con l’Udc.

Per la Asl di Avellino sembra fatta per Sergio Florio. Ingegnere, per lui si tratta di un ritorno in Irpinia dove aveva diretto la Asl Avellino 2 ai tempi della giunta Rastrelli. Successivamente Florio è stato commissario della Fondazione Pascale e fino al 30 giugno scorso direttore generale dell’Azienda sanitaria regionale Molise. Florio è di area Pdl ma è gradito anche all’Udc.

Per la guida della Asl di Benevento è in forte discesa l’ipotesi di Aristide Romano, procuratore ad Avellino. In pole position c’è Enrico Di Salvo, docente di Chirurgia generale alla Federico II e già direttore scientifico del Pascale. Di Salvo è in quota Pdl e in passato è stato responsabile Sanità di Forza Italia.

Sembrano chiusi i giochi anche per la Asl di Caserta. La scelta dovrebbe cadere su Ferdinando Romano, docente di Igiene generale e applicata presso l’Università La Sapienza di Roma che in Campania già svolge un ruolo importante: è responsabile del nucleo di valutazione dei direttori generali. Romano è considerato vicino al sindaco di Roma Gianni Alemanno, il cui punto di riferimento casertano è il consigliere regionale Angelo Polverino.