Accorpamento Forestale: «E’ favore alle ecomafie, per noi una mortificazione»

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Accorpamento Forestale: «E’ favore alle ecomafie, per noi una mortificazione»

Lo scorso 25 luglio il senato ha espresso voto favorevole sul disegno di legge ‘Madia’. Con tale proposta l’organizzazione della pubblica amministrazione subirà notevoli cambiamenti. A destare però la preoccupazione di molti è l’articolo 7 contenuto in questo disegno di legge dove ad essere riorganizzata è una delle 5 forze di polizia italiane: il corpo forestale dello Stato. Il ruolo dei forestali è prevalentemente quello di salvaguardare l’ambiente, specie nei parchi protetti. Come il Cilento. I deputati cilentani Simone Valiante, Tino Iannuzzi e Sabrina Capozzoli hanno votato a favore del disegno di legge. Giornale del Cilento ne ha parlato con Luigi Inverso, segretario regionale dell’unione generale lavoratori del corpo forestale che da oltre 30 anni opera all’interno del corpo e negli ultimi anni proprio qui nel Cilento, per parlare degli effetti che un ipotetico accorpamento può produrre sui territori, in particolare nei parchi come il Cilento.

«Gli effetti saranno devastanti a livello nazione, non solo nelle aree protette dove sicuramente ci sarà una ripercussione maggiore rispetto agli altri territori in cui opera, non bisogna limitarsi a parlare delle aree protette dal momento che il corpo forestale svolge la sua funzione di polizia ambientale, agroalimentare e forestale su tutto il territorio nazionale – spiega Inverso che poi specifica –. Bisogna precisare che non bisogna confondere il corpo forestale con gli operai forestali, con tutto il rispetto per il lavoro che svolgono, ma molte volte si associano queste due mansioni. Noi siamo 8 mila unità, loro sono centinaia di migliaia». Un numero abbastanza ristretto quello dei forestali che in tutta la Campania sono presenti con circa 600 unità di cui 80 operativi su territorio del parco nazionale del Cilento, circa 182 mila ettari di area protetta. Per la prima volta i sindacati si trovano tutti uniti su un unico punto confida Inverso, un sondaggio sta circolando fra gli uomini del corpo forestale, una scheda in cui si dice ‘no’ alla militarizzazione ed allo smembramento, giornalmente queste schede vengono fate recapitare a chi deve prendere le decisioni «I cilentani devono rendersi conto che nell’uccisione del corpo forestale c’è anche la mano dei deputati locali». «Il lavoro è molto intenso e duro e spesso dobbiamo sacrificarci in turni aggiuntivi per sopperire le carenze dell’organico – continua Inverso che ha molto a cuore la situazione -. C’è caduto fra capo e collo questo disegno di legge. Siamo nati 193 anni e fa non festeggeremo i 200 anni del corpo perché siamo stati tagliati».

Il disegno di legge ha già compiuto enormi passi all’interno dell’iter legislativo. È stato approvato al senato, il parlamento a sua volta ha approvato con delle modifiche in alcuni punti e adesso è tornato al senato dove da pochi giorni è stato votato. Pare che entro il 7 agosto la proposta di legge dovrebbe tornare in parlamento dove, come spiega Inverso «Il governo ha chiesto la delega e i decreti legge sono subito applicabili». Inverso passa poi a spiegare il punto di vista dei forestali «Noi riteniamo, come organizzazione sindaca e come personale in servizio nel corpo forestale, che questo è un errore gravissimo. In questo disegno di legge loro dicono che transiteremo in altra forza di polizia – cosa significa allora? – Noi non lo abbiamo capito nonostante abbiamo richiesto più volte degli incontri con il ministro Martina, ministro delle politiche agricole che è il nostro ministro, abbiamo chiesto di incontrare il ministro Madia e personalmente devo dare atto a M5s che più volte ha sollecitato il governo e i parlamentari del Pd ma nonostante questo non abbiamo mai ottenuto risposta».

Inverso spiega poi come la proposta di legge non sia molto chiara, e che ‘transito in altra forza di polizia significasse un accorpamento con la polizia di Stato, che è ad ordinamento civile. Pare però, da voci insistenti interne ai nuclei dei corpi di polizia, che ci sia stato un incontro fra il comandante generale del corpo forestale e il comandante generale dei carabinieri e che ci sia stato un accordo per far confluire gli 8 mila forestali in una polizia ad ordinamento militare. «Significa la militarizzazione di 8 mila persone contro la loro volontà, significa fare dei passi indietro – tuona Inverso -. All’interno del disegno di legge si legge che si potrebbe confluire per una minima quota in ‘altra amministrazione’ in pratica noi dovremmo morire senza sapere di cosa. È un emendamento così generale come è generalista il corpo di polizia che dovrebbe riceverci e visto che noi svolgiamo esclusivamente compiti di polizia ambientale, agroalimentare e forestale noi andremmo a perdere la nostra identità». Inverso racconta che nonostante abbiano votato a favore molti dei parlamentari di maggioranza sono scettici ma continuano a votare «Come se ci fosse dall’alto un’indicazione precisa».

L’approvazione dunque sembra essere vicina e in tal caso, continua Inverso «Sarà una gioia per le ecomafie e per coloro che vogliono aggredire l’ambiente per creare una fonte di guadagno per la delinquenza – ma quindi il Cilento in particolare che effetti subirà da questo accorpamento? – Effetti devastanti. Se oggi noi abbiamo questo parco nazionale dobbiamo ringraziare anche il corpo forestale dello Stato che nel corso dei quasi 200 anni ha conservato intatta quest’area e oggi come oggi privare il Cilento dei forestali significa abbandonare l’ambiente, non ci sarà più nessuno che avrà la sensibilità per capire certe problematiche. Dove ci sono i parchi sono stati creati dei coordinamenti che operano esclusivamente nelle aree protette per far fronte alle emergenze ed ai problemi immediatamente, togliere questi presidi significherebbe privare della vigilanza le aree protette».

In conclusione Inverso chiede a nome dei forestali il non spezzettamento del corpo forestale e di lasciare integri l’unitarietà e l’indipendenza del corpo «Sarebbe difficile entrare a far parte di meccanismi di altre forze di polizia che non capirebbero il nostro lavoro ma questo lo capiscono i cittadini del Cilento che ci vedono ogni giorno nelle aree rurali dove ci siamo solo noi, in zone dove ci sono solo 10 abitanti noi garantiamo la presenza dello stato – si avvia a conclusione Inverso – Io penso sia uno spot, in Italia ci sono 5 forze di polizia e forse sono troppe. Un domani potranno dire di aver ridotto le i corpi a 4 ma non risparmierebbero niente. Noi costiamo 500 milioni di euro, 25 milioni per la gestione ed il resto in stipendi, che in caso di accorpamento resteranno invariati. Teniamo conto che noi fatturiamo 35 milione l’anni in multe si capisce come il risparmio per lo stato non ci sia». Come forestale come ci si sente ad essere accorpato? «Non si possono buttare alle ortiche 200 anni di esperienza e dire ‘questi non ci servono più’, per noi è mortificante soprattutto per la dignità di chi veste questa divisa dopo tutto quello che abbiamo dato, una vita intera come me con circa 30 anni di lavoro dato ed alla fine è come se non avessimo dato niente. Una mortificazione a livello personale e professionale».

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