«Al pronto soccorso di Vallo della Lucania sette ore per fare una tac»
| di Fabio AgaricoSette ore di attesa in ospedale per una Tac. E’ quanto accaduto ad una turista originaria di Napoli che si è recata al pronto soccorso di Vallo Della Lucania per un sospetto trauma cervicale. Martedì 18 agosto la signora è stata colpita in spiaggia da una forte pallonata che l’ha fatta cadere a terra. I dolori alla testa ed al collo l’hanno spinta a un controllo al più vicino pronto soccorso, il San Luca di Vallo appunto. «Giunta in accettazione alle ore 17:15 dopo pochi minuti mi fu riferito di aspettare il mio turno in sala d’attesa – racconta la lettrice del giornale del Cilento che ha deciso di denunciare il fatto -. Le ore trascorrevano ma il mio turno, codice verde, non arrivava mai. C’è da dire che c’era un gran via vai di autoambulanze e anche persone accompagnate con auto private».
Carenza di personale Visto che il tempo d’attesa si protraeva sempre di più la turista va a chiedere spiegazioni all’accettazione dove l’infermiere le spiega che quelli subito dopo ferragosto sono giorni molto movimentati e che la grave carenza di personale medico fa sì che i tempi di attesa siano lunghissimi, tanto da non poterli quantificare. «All’interno della struttura notavo tantissima gente lamentarsi, inveendo contro il personale medico per la lunga attesa – continua il suo racconto la lettrice -. Alcune persone, spazientite, rinunciavano addirittura alla prestazione medica, abbandonando la struttura sanitaria. Intorno alle 23:30, dopo ben 6 ore di attesa, fui chiamata presso l’ambulatorio medico dove ho successivamente ricevuto le cure – aggiunge infine la donna -. Alle ore 00:15 del 19 agosto sono stata dimessa».
Sette ore in pronto soccorso. Fortunatamente si trattava di un codice verde, significa che la malcapitata non necessitava di cure mediche urgenti, ma la grave carenza di personale che colpisce la struttura sanitaria fa sì che l’efficienza e la velocità degli interventi cali drasticamente. Si sono registrati alcuni casi in cui un solo medico rianimatore dovesse servire l’intero ospedale. Significa che una persona deve coprire le esigenze di ben 25 reparti senza contare i casi di intervento con 118 in cui è richiesto proprio un rianimatore. In maniera del tutto inaspettata la turista napoletana infine aggiunge «Aveva ragione il Pd di Vallo». Infatti pochi giorni fa una delegazione del circolo dei democratici vallesi ha fatto visita all’ospedale San Luca di Vallo Della Lucania constatando casi di degrado ma soprattutto di mancanza di personale che per colpa dei numerosi tagli in questi anni da 1000 unità è sceso ad appena 500. Alcuni dipendenti della struttura raccontano che a volte si ritrovano a dover svolgere il lavoro di 2 o 3 persone «Altrimenti non si va avanti».
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