Aldo Moro: la verità negata. Gero Grassi incontra il pubblico a Palinuro

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Aldo Moro: la verità negata. Gero Grassi incontra il pubblico a Palinuro

Una delle vicende di cronaca nera più discusse raccontata dall’On. Gero Grassi che ha intrapreso il suo cammino alla ricerca della verità nella vicenda di Aldo Moro nel 2013 con la proposta di legge sulla istituzione della Commissione di inchiesta sulla strage di via Fani e sulla morte di Aldo Moro. Già Deputato della Repubblica, giornalista e scrittore racconterà il suo libro che si intitola proprio “Aldo Moro la verità negata” questa sera, 4 settembre, alle 19:45, in piazza Virgilio a Palinuro, nell’ambito della rassegna letteraria “Letto in Piazza”, promossa dalla Pro Loco di Palinuro.

«La verità sull’eccidio di via Fani e sulla morte di Aldo Moro è una ed una sola. – spiega Grassi – Non la mia verità, come molti hanno cercato e cercano di affermare. Nemmeno la loro. Io non mi sono mosso per affermare una verità a me gradevole. La verità è quella che emerge dalle indagini ed è suffragata da prove certe e testimonianze. Questo lavoro ha il pregio di aver guardato a 360 gradi, senza mai risparmiare nessuno, nemmeno quelli che, dopo la morte di Moro, hanno fatto finta di piangere, invece prima hanno fatto soffrire Moro, tentando di umiliarlo. Penso a tanti giornalisti, ma anche ad esponenti della classe politica. Il rapimento dimostra quanto Moro non fosse un uomo da abbattere, ma da distruggere».

Il libro racconta l’intero percorso che dal 2013 fino al 2018 alla ricerca della verità.  Il bisogno di verità che spinge l’autore a questo lavoro insieme all’affetto di sei compagni che mai l’hanno lasciato durante il viaggio della speranza e della verità: Aldo Moro, Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Raffaele Iozzino, Giulio Rivera, Francesco Zizzi. L’autore analizza anche il materiale che Maria Fida e Luca Moro hanno raccolto per decenni: i giornali che parlano di Aldo Moro. Una enormità di stampa ingiallita: quella che va dal 1978 ad oggi. Assieme tutta la corrispondenza di Maria Fida che va dal 16 marzo al 9 maggio 1978, le testimonianze ricevute durante la prigionia del padre, le lettere dei cittadini italiani che ricordano Aldo Moro per un incontro o per una cortesia ricevuta. Ed ancora le lettere di tantissimi brigatisti che dagli anni ottanta scrivono a Maria Fida a causa del suo gesto di perdono. Le lettere di persone squilibrate che insultano Moro per le sue idee politiche.

«Carte insanguinate completamente inedite. – spiega l’on. Grassi -Ho impiegato centinaia di nottate a catalogare e ordinare la intera documentazione, oggi a disposizione degli studiosi e degli appassionati sul sito www.gerograssi.it dove realizzo una completa vetrina della documentazione Moro».

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