Alla scoperta del Golfo di Policastro, tra spiagge, storia e panorami mozzafiato

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Alla scoperta del Golfo di Policastro, tra spiagge, storia e panorami mozzafiato

Golfo di Policastro, Cilento selvaggio: spiagge, mare e natura, dal Pianoro di Ciolandrea al sentiero Apprezzami l’Asino, ultimi chilometri di Campania che si fondono con la Basilicata tirrenica. Tante curve e molti saliscendi. Tranne qualche eccezione, le spiagge e il mare più bello si raggiungono in pochi chilometri, da Scario a Sapri, attraverso un tragitto che porta alla scoperta di uno dei luoghi più belli del Cilento.

Dopo una passeggiata nel borgo di Bosco e nella Casa Museo del pintor Ortega, si raggiunge San Giovanni a Piro per una sosta al tramonto sul Pianoro di Ciolandrea e godere dello spettacolare panorama dal “Belvedere delle quattro regioni”. E’ facilmente raggiungibile dal centro abitato, imboccando il sentiero che conduce anche al Santuario di Pietrasanta. La terrazza panoramica affaccia sull’area marina protetta degli Infreschi e della Masseta. Ai piedi Scario e di fronte il paradiso. La vista spazia su tutto il golfo di Policastro, la Basilicata, con la sua Costa e il Cristo di Maratea, la Calabria e l’arcipelago siciliano delle Isole Eolie.

Il Pianoro di Ciolandrea è uno dei posti più spettacolari del territorio cilentano. Da qui partono numerosi sentieri, alcuni dei quali scendono fino a mare, portano verso spiagge mozzafiato come quella del Marcellino e della Molara che ricadono nell’Area Marina protetta. Luogo di culto e di spiritualità il Santuario di Pietrasanta, a 650 metri sul livello del mare, che domina il Golfo di Policastro. Furono i monaci Basiliani del vicino Cenobio di S. Giovanni Battista a scolpire, verso il 1200, sulla monolitica punta del monte Piccotta, la statua della Madonna formando un solo corpo con la nicchia incavata nella pietra. Della costruzione originaria, oggi, rimane solo una parte dell’abside.

Affascinante Policastro Bussentino, al centro del golfo, che gronda di storia e antichità, con Santa Marina su in collina. Dopo una passeggiata lungo le mura dell’antica città greca, la Cattedrale e il Convento, è tempo di tuffarsi in mare. Le spiagge di ciottoli sono estese e il mare è cristallino.

Situati in una posizione strategica, proseguendo verso Sud, ecco Ispani e San Cristoforo che regalano una vista spettacolare sul Golfo di Policastro. Sulla costa sorge Capitello, la frazione, rinomata località balneare che vanta una lunghissima spiaggia. Il mare è uno specchio d’acqua cristallina con colori che variano dall’azzurro al verde. Collina e mare è anche Vibonati, tra i borghi più suggestivi del golfo di Policastro che conta otto chiese e un centro storico ricco di fascino dove perdersi tra i numerosi portoni in pietra di pregevole fattura che introducono nei palazzi nobiliari. A pochi chilometri il blu di Villammare con le sue spiagge di ciottoli e il mare cristallino.

Sapri, punta estrema della Campania, divide la costa – tra le più belle d’Italia – con Acquafredda, primo paese lucano. Il Sentiero Apprezzami l’Asino, lungo circa cinque chilometri, parte dal porto. Prende il nome dall’antica leggenda legata all’unica e sola via di comunicazione tra Sapri e Acquafredda. Una via molto importante per lo scambio di merci che venivano trasportate dagli asini, ma in alcuni punti era (ed è) molto stretto. La fantasia popolare racconta che se si incontravano due asini provenienti dai sensi opposti, occorreva valutare gli animali e sacrificarne uno, il meno costoso, precipitandolo in mare. Quel che è certo è che il sentiero ha un fascino indescrivibile, per i panorami e per ciò che rappresenta, con il Canale di Mezzanotte che segna il confine tra le due terre sorelle, Campania e Basilicata.

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