Allarme furti ad Agropoli, i commercianti del centro alzano la voce: «Ci siamo ormai stancati di subire furti, chiediamo maggiore sicurezza»

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Allarme furti ad Agropoli, i commercianti del centro alzano la voce: «Ci siamo ormai stancati di subire furti, chiediamo maggiore sicurezza»

«Ci siamo ormai stancati di subire furti, chiediamo maggiore sicurezza in città, ma non solo a parole, vogliamo i fatti». A parlare è Gerardo Volpe titolare dell’edicola sita nel corso di Agropoli, presa di mira dai ladri nella notte tra mercoledì e giovedì. «E’ l’ennesimo episodio che si verifica a nostro danno – spiega – senza che si prendano seri provvedimenti per frenare questa escalation di furti, atti vandalici, aggressioni. Non voglio attribuire la colpa a qualcuno in particolare ma chiedo che ognuno faccia la propria parte affinché venga innalzato il livello di sicurezza in città in quanto ci sentiamo minacciati in casa nostra». «Le cose accadono – sottolinea – e puntualmente cadono nel dimenticatoio, senza vengano presi provvedimenti seri, tesi a contrastare il fenomeno della micro criminalità presente in città. Pochi mesi fa furono sfondate le vetrine dei nostri negozi, alcuni giorni fa l’aggressione al ragazzo al porto. E qual è stata la risposta, il nulla. Per non parlare di rapine, furti nelle abitazioni che non hanno mai un colpevole. E’ giunto il momento di intervenire – conclude – altrimenti dobbiamo solo chiudere e andare a casa».  Alcuni titolari si sono adoperati da soli pagando la vigilanza privata e con telecamere di videosorveglianza ma con scarsi risultati. Dello stesso tenore l’appello della titolare del bar del centro, oggetto di furto. «Hanno portato via l’incasso – afferma la donna – i soldi nel distributore di palline, il salvadanaio delle mance e poi ci tocca riparare la porta che è stata forzata. Qualcosa va fatta al fine di arginare il fenomeno dei furti e della mancanza di sicurezza in città. Non possiamo vivere nel terrore di venire derubati e magari aggrediti per pochi spiccioli. Sono professionisti comunque – conclude – quelli che sono entrati in azione, sapevano dove mettere le mani». 

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