Centrale Nucleare di Foce Sele: la parola ai sindaci dei fiumi Sele e Tanagro

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Centrale Nucleare di Foce Sele: la parola ai sindaci dei fiumi Sele e Tanagro

Nessun allarmismo, nessun pregiudizio, ma quando di mezzo c’è la salute dei cittadini e il futuro di un’intera area della Provincia di Salerno, è giusto “prevenire piuttosto che curare”. Il Comune di Eboli tramite una nota dell’assessore all’Ambiente Carmine Magliano, ha infatti chiesto al presidente della Riserva Regionale Sele e Tanagro Domenico Nicoletti, di convocare i 41 sindaci e i membri della Comunità delle Riserve (Regione Campania, Province di Avellino e Salerno e i presidenti delle Comunità Montane, Alburni, Calore Salernitano, Monti Picentini, Tanagro Alto e Medio Sele, Vallo di Diano) per approfondire l’argomento di una ipotetica Centrale Nucleare a Foce Sele in Provincia di Salerno, che ha pervaso la stampa nei giorni scorsi. Il presidente ha immediatamente risposto con senso di responsabilità e dovere istituzionale convocando la Comunità delle Riserve presso la sala Consiliare del Comune di Eboli giovedì 24 alle ore 16,00, alla quale come annunciato dal presidente Nicoletti e dal vice presidente della Comunità Angelo Bianco, sono invitati tutti i cittadini, i rappresentanti politici dell’area e chiunque abbia interesse alla problematica.
Lo stesso sindaco di Eboli nei giorni scorsi a difesa del territorio e della vita dei cittadini, ha invitato non solo  le popolazioni, ma l’intera classe politica provinciale e regionale: «Invito tutti i consiglieri provinciali ed i parlamentari della provincia di Salerno, a qualsiasi schieramento appartengano, a schierarsi apertamente, a partire dal senatore Franco Cardiello e dal presidente della provincia, Edmondo Cirielli ed al ministro Mara Carfagna». Auspicando l’incontro di giovedi 24, ha inoltre affermato: “E’ in gioco il futuro del territorio, la vita stessa dei cittadini che ci hanno delegato il governo delle città. E’ un momento davvero epocale, nel quale la classe politica deve dare il senso della responsabilità e chiarire quali azioni sappia intraprendere a difesa di tutti i cittadini».
Per questo si auspica un’ampia partecipazione non solo legata alla particolare contingenza ma per approfondire problematiche territoriali che hanno da poco tempo visto sconvolgimenti idrogeologici proprio nell’area di Foce Sele e per dare un segnale di compattezza istituzionale e pubblica a tutela dei territorio e rispetto delle popolazioni interessate.

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