Alta Velocità, Maldonato: «Progetto irrazionale, anacronistico e antistorico»

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Alta Velocità, Maldonato: «Progetto irrazionale, anacronistico e antistorico»

La lunga diatriba sul passaggio della nuova tratta dell’Alta Velocità che da mesi interessa l’intera provincia a sud di Salerno e in particolare il Golfo di Policastro è stata attenzionata anche dall’avvocato Franco Maldonato. Motivazione quest’ultima che ha indotto il noto giurista a scrivere una lettera al Ministro per la Transizione ecologica Roberto Cingolani e alla Presidente della Commissione Europea Ursula Gertrud von der Leyen con la quale vengono espresse tutte le perplessità relative all’abbandono del progetto della linea ferroviaria Tirrenica per il passaggio dell’Alta Velocità a favore di una tratta invece che attraverserebbe il Vallo di Diano.

«Si tratta di un progetto del tutto irrazionale, anacronistico e antistorico» afferma Maldonato in riferimento all’Alternativa 2 dello studio di fattibilità della tratta Battipaglia-Vallo di Diano-Sapri-Praja a Mare – . Il giurista nella determinazione della sua posizione a favore della linea Tirrenica ci ha tenuto a sottolineare la scelta operata dal Parlamento nazionale del 1878 che in vista della realizzazione della linea ferroviaria Roma-Reggio Calabria scelse quella litoranea “Tirrenica” essendo la linea di più breve percorrenza che si innalza meno sul mare e che costituisce perciò la più diretta e celere comunicazione con la Sicilia alla quale sono interessati vari paesi importanti del Cilento, della Basilicata e della Calabria. Oltre ad essere la più conveniente per le sue miti pendenze. «Qualcuno dovrebbe dire se rispetto alla scelta deliberata dal Parlamento Nazionale che realizzò il progetto della linea ferroviaria per il Sud Italia – aggiunge Maldonato – sia insorta qualche modificazione che faccia propendere per l’opzione collinare interna».  A questo va aggiunta una ragione di incompatibilità ambientale se la scelta, ritenuta da Maldonato «scellerata», ricade sul nuovo progetto che si sta delineando. «A questo punto – conclude Maldonato – mi chiedo perché questa spendita inopinata irragionevole di soldi. Forse per appagare le famelici aspettative di qualche clientela o peggio di qualche altra consorteria? È necessario dunque che i governanti nazionali e locali rimeditino la loro posizione».

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