Trenitalia acquista 500 treni, ma nessuno sarà destinato al Cilento. Federconsumatori: «Trattati come cittadini serie B»

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Trenitalia acquista 500 treni, ma nessuno sarà destinato al Cilento. Federconsumatori: «Trattati come cittadini serie B»

Che in Campania la situazione dei trasporti sia critica non è certo una novità, ma la notizia che dei 500 nuovi treni aquistati da Trenitalia, nessuno sarà destinato alla Campania, ha fatto indignare Rosario Stornaiuolo, presidente Federconsumatori. «I campani trattati come cittadini di serie b». In Campania, che l’80% dei treni ha più di 15 anni e su 238 vagoni solo sei sono di costruzione recente, ogni giorno i pendolari vivono situazioni di disagio negli spostamenti verso il luogo di lavoro o di studio. «Nonostante le evidenti difficoltà dei nostri pendolari, dei 500 nuovi convogli di Trenitalia, nessuno sarà destinato alla Regione Campania – denuncia Stornaiuolo -. Più in generale l’ammodernamento vedrà protagoniste le regioni settentrionali, aumentando quindi il divario tra nord e sud, a ciò si aggiunga che nel corso degli anni all’aumento dei disservizi ha corrisposto un aumento vertiginoso dei costi, si pensi che, per alcune fasce, l’importo per la singola corsa è quasi raddoppiato». «La situazione non è più sostenibile – si avvia a conclusione Stornaiuolo – è giunto il momento che ai proclami elettorali ed alle promesse, seguano i fatti. Tutti noi abbiamo ancora davanti agli occhi le immagini, di qualche giorno fa, del vagone della Circumvesuviana in fiamme, così come sappiamo tutti che i treni per i pendolari, soprattutto in determinate fasce orarie, siano incapaci di sostenere l’utenza giornaliera, tanto da essere paragonabili a dei veri e propri carri bestiame – prima di concludere il suo intervento il presidente federconsumatori sottolinea ancora una volta il disagio che molti cittadini vivono -. I consumatori campani sono stufi di essere sottoposti a situazioni tanto degradanti, situazioni che la nostra associazione denuncia da sempre. Noi campani, non siamo e non possiamo essere trattati come cittadini di serie b».  

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