Arriva il circo a Salerno tra le polemiche degli animalisti: «Già condannato per maltrattamento di animali»

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Arriva il circo a Salerno tra le polemiche degli animalisti: «Già condannato per maltrattamento di animali»

Arriva in città a Salerno, dal 16 al 28 febbraio, il circo Medrano, che in due occasioni ha ricevuto il Clown d’Oro, il premio che i Reali di Montecarlo assegnano ai migliori circhi nel mondo. Ma l’accoglienza si preannuncia tra le polemiche degli animalisti, i quali fanno sapere che il circo «era stato condannato per maltrattamenti animali». «Il sindaco Vincenzo Napoli nel suo programma elettorale aveva dichiarato di volerlo vietare – scrivono gli attivisti di Veg in Campania e di altre associazioni che saranno presenti con presidi informativi per spiegare le loro ragioni e che da subito si sono detti contrari «ad uno spettacolo basato su addestramenti brutali, viaggi estenuanti e prigionia continua».

Una presa di posizione chiara e netta sull’arrivo in città del circo. «Il titolare Albertino Casartelli era stato rinviato a giudizio con l’accusa di maltrattamenti – scrivono nella nota – Tra ottobre e novembre 2012, infatti, attivisti di Animal Amnesty hanno seguito il circo Medrano tra Bratislava e Brescia, filmando le condizioni di reclusione degli animali. Il risultato delle investigazioni è racchiuso in un video che su Youtube si trova con il nome “Investigazione al circo Medrano”. Le immagini dell’inchiesta, mandate in onda anche con servizi su Tg nazionali, mostrano animali in condizioni di forte stress e apatia: elefanti che dondolano in maniera incessante con zampe e proboscide, un canguro che trema e si cinge continuamente il corpo in maniera compulsiva con le zampe, tigri impegnate in continue passeggiate nervose nelle gabbie strette, rettili in teche sottodimensionate alle esigenze e al numero degli animali contenuti. Gli elefanti, poi, erano costretti a vivere al gelo, con buona pace della normativa che impone la loro custodia ad una temperatura minima di 20 gradi. Inoltre, l’addestratore Braian Casartelli, durante il suo show con gli elefanti, pungolava ripetutamente gli animali con un bastone, sulla cui estremità, ben nascosto da pennacchi, era evidente un uncino appuntito».

Ma le ragioni delle proteste di tre anni fa ora sono diventate ancora più forti, «perché il processo si è concluso nel luglio 2016 con una condanna, per il rappresentante del circo Medrano Albertino Casartelli, a 8 mesi di carcere, sia pure con la sospensione condizionale della pena, per il reato di maltrattamento di animali. Reato contestato dopo un’ispezione nell’area in cui il circo aveva allestito il tendone a Padova, in occasione di una tappa della tournée fra il 28 novembre e il 10 dicembre 2012. Secondo quanto si legge nell’accusa, l’imputato “senza necessità, cagionava lesioni psico-fisiche ad animali anche esotici ricoverati presso lo stesso circo, sottoponendoli a comportamenti incompatibili con le loro caratteristiche etologiche”».

L’appunto degli animalisti è anche nei confronti dell’attuale sindaco Vincenzo Napoli. «Proprio come nel programma politico 2011-2016 dell’ex sindaco Vincenzo De Luca, in cui si leggeva il mai rispettato punto “Occorre vietare l’attendamento di circhi che utilizzino animali in cattività durante gli spettacoli”, anche stavolta i rappresentanti delle associazioni intendono mettere l’attuale sindaco di Salerno di fronte al mancato rispetto di quello che è il suo impegno preso in periodo di campagna elettorale. – scrivono ancora  – Al punto 2 del capitolo “Ambiente”, nel suo programma “Salerno 2020”, viene infatti riportato: “Nella stessa ottica di attenzione nei confronti degli animali sarà vietato l’attendamento di circhi che utilizzino animali in cattività durante gli spettacoli”.

Sempre più diffusi ed apprezzati sono gli spettacoli del “Circo Contemporaneo”: una nuova concezione del circo, rivoluzionario, poetico, tra giocolieri, contorsionisti, equilibristi, acrobati e clown, un mondo onirico fatto di musica, suoni e luci. Il corpo, l’arte, la poesia sono i protagonisti assoluti. Un circo – concludono – che metta in luce solo la bravura dei suoi artisti, un circo senza schiavi, un circo più umano, è l’unico in linea con una società che si definisce civile».


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