Bambini dipendenti dai cellulari, se ne discute ad Agropoli

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Bambini dipendenti dai cellulari, se ne discute ad Agropoli

Il 69,6% dei bambini agropolesi di età compresa tra i 7 e gli 11 anni possiede uno smartphone, il 63,71% si collega regolarmente ad internet senza la supervisione di un adulto; il 78,06% utilizza Whatsapp e il 28,33% (circa 3 su 10) possiede un profilo Facebook. Per quanto riguarda l’uso di internet da parte degli adolescenti agropolesi (12-19 anni), il 42,4% dei soggetti intervistati ha ricevuto da uno sconosciuto la richiesta di dare il proprio numero di telefono, il 31,7% di inviare una propria foto, il 31,4 di incontrarsi con lui, il 48,4% di dire che scuola frequentasse. Alla domanda: “Conosci qualche amico/a che ha mai inviato una foto provocante su internet”, il 53,78 % ha risposto di si. Infine, il 58,5% dichiara di non poter fare a meno di internet. Sono alcuni dei dati snocciolati durante il convegno dal titolo “Generazione digitale: i pericoli del web – Capitolo 1”, che si è svolto questa mattina presso il Cineteatro “De Filippo” di Agropoli.

Ad analizzarli, Vanna D’Arienzo, consigliere comunale con delega alle Politiche sociali ed assistente sociale, la quale ha sottolineato, rivolgendosi ai tanti ragazzi in sala: «L’obiettivo che oggi ci poniamo è quello di mettervi in guardia dalle insidie del web. Non fidatevi di chi vi contatta sul web e vi chiede foto, cose personali come il vostro numero di telefono, di incontrarvi. Parlatene con i vostri genitori, con un adulto a voi vicino al fine di evitare di mettervi in pericolo». L’incontro si inserisce nell’ambito del progetto “Caduti nella rete”, fortemente voluto dall’Assessorato alle Politiche sociali del Comune di Agropoli e svolto dallo staff del relativo Osservatorio. Mira a contribuire alla riduzione di un utilizzo irresponsabile della rete, da parte dei minori, attraverso un processo trasformativo di tutti i soggetti coinvolti nella quotidianità dei ragazzi (insegnanti, genitori, associazioni, istituzioni pubbliche, ecc.). Prevede tre linee di azione: incontri didattici/formativi per alunni, genitori e insegnanti; percorso educativo; campagna informativa di educazione digitale.

Il sindaco Adamo Coppola ha posto l’accento sul lavoro che l’amministrazione sta portando avanti nel campo delle Politiche sociali: «Abbiamo scelto di dare priorità alla famiglia e sul supporto alla stessa. Tramite l’Osservatorio, ci siamo concentrati su due criticità: la crisi coniugale e il sostegno alla genitorialità. E in quest’ultimo, si inserisce proprio il progetto “Caduti nella rete”. La nostra generazione utilizza in maniera marginale il web – ha specificato – ma i nostri figli ne usufruiscono di più e la loro ingenuità può portarli a cadere nella rete di malintenzionati. Da qui, il progetto che vuole essere un ausilio alle famiglie. Nel 2019 – ha concluso – ci siamo posti l’obiettivo di farlo anche nelle diverse attività che svolgeremo in futuro, di sport piuttosto che di altro genere, ogni volta che ci sarà la presenza di giovani e dei rispettivi genitori». Durante la mattinata, è stato mandato in visione un cortometraggio realizzato con il contributo del Piano di zona S/8. E’ stato realizzato da Mekané Produzioni ed ha visto protagonisti i discenti frequentanti il primo anno di scuola secondaria di primo grado dell’I.C. “Vairo” di Agropoli.

Tanti poi i relatori che si sono susseguiti, i quali hanno, ognuno per propria competenza, dato il loro contributo ad un argomento molto attuale. Nel particolare: Antonio Aloia, sindaco di Vallo della Lucania (capofila del Piano di zona S/8); Franco Alfieri, capo segreteria Presidente Regione Campania; Bruno Bonfrisco, dirigente scolastico I.C. “Vairo” di Agropoli; Francesca Campanile, per conto dell’Ordine degli Avvocati di Vallo di Lucania; Angelo Frattini, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale per i minorenni di Salerno; Stefania Leone (con Bernarda Ferragamo) Responsabile scientifico dell’Osservatorio Giovani OCPG – Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (Università di Salerno); Benedetta Sirignano, Avvocato penalista; Francesco Manna, Capitano Compagnia Carabinieri Agropoli; Roberta Bruzzone, Psicologo forense e Criminologo investigativo. Ha moderato Virgilio D’Antonio, professore di Diritto comparato dell’Informazione e della Comunicazione – Direttore del Dipartimento di Scienze Politiche e della Comunicazione (Università di Salerno). Il progetto prosegue: è già stato annunciato che a breve ci sarà un nuovo incontro che porrà l’attenzione sulle patologie da iperconnessione.

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