Bandiere blu 2025: il Cilento si conferma regina. Dentro Sapri, fuori Paestum
| di Redazione
Il Cilento continua a brillare nella classifica delle Bandiere Blu 2025, confermandosi uno dei tratti di costa più premiati e virtuosi della Campania. Su 20 località campane insignite del riconoscimento dalla Foundation for Environmental Education (Fee), ben 13 si trovano nel Cilento, a testimonianza di un impegno costante per la tutela ambientale, la qualità dei servizi e la sostenibilità turistica.
Sapri entra, Paestum esce
Tra le novità di quest’anno spicca l’ingresso di Sapri, che ottiene per la prima volta la Bandiera Blu, mentre Capaccio Paestum perde il prestigioso riconoscimento, segnando un cambiamento simbolico all’interno della provincia di Salerno.
Sapri, conosciuta come “la perla del Golfo di Policastro”, ha ottenuto il riconoscimento grazie al miglioramento degli standard ambientali e dei servizi turistici, tra cui la qualità delle acque, la gestione dei rifiuti, l’accessibilità delle spiagge e la promozione dell’educazione ambientale.
Le località cilentane premiate
Oltre a Sapri, confermano la Bandiera Blu numerosi altri comuni costieri del Cilento, tra cui:
• Agropoli
• Castellabate
• Montecorice
• San Mauro Cilento
• Pollica (Acciaroli e Pioppi)
• Casal Velino
• Ascea
• Pisciotta
• Centola-Palinuro
• Camerota
• Ispani
• Vibonati
Questi centri continuano a distinguersi non solo per la bellezza naturale, ma anche per politiche ambientali efficaci, depuratori funzionanti, spiagge curate, arredo urbano di qualità e un’attenzione crescente alla mobilità sostenibile e alla sicurezza dei bagnanti.
Cilento modello di turismo sostenibile
Il successo del Cilento nel panorama delle Bandiere Blu è il risultato di una sinergia tra amministrazioni locali, cittadini e operatori turistici. L’impegno nella valorizzazione del patrimonio naturale e nella qualità dell’accoglienza rende questo territorio un modello di riferimento per un turismo sostenibile che punta sulla tutela del mare e sull’identità culturale locale.
Il territorio cilentano, già riconosciuto come Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco per il suo valore storico e paesaggistico, si conferma così anche per il 2025 un’eccellenza nazionale in termini di mare pulito e ospitalità responsabile.
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