Battaglia, strada intitolata a Nicola Senatore: morì da eroe precipitando con l’aereo militare

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Battaglia, strada intitolata a Nicola Senatore: morì da eroe precipitando con l’aereo militare

A distanza di trent’anni dalla tragedia del rogo dell’aereo militare in provincia di Latina, il comune di Casaletto Spartano ricorda il suo concittadino Nicola Senatore, maresciallo dell’Aeronautica Militare italiana, originario di Battaglia, morto a 36 anni, insieme a due ufficiali, il pilota collaudatore Valtiero Bertozzi, il co-pilota Mosè Tomassetti e il tecnico di volo Armando Lattaro, in un tragico incidente aereo. Morirono per evitare che il loro aereo, in avaria, precipitasse sulle case, provocando una strage.

Era il 22 agosto del 1991 e un “G. 222” della Divisione aerea studi, ricerche e sperimentazione dell’Aeronautica militare, precipitava nei pressi di Minturno, in provincia di Latina.  Su quell’aereo, decollato alle 13.33 dall’ aeroporto di Pratica di Mare, c’era Nicola Senatore, classe 1955, maresciallo dell’Aeronautica Militare italiana, che si era unito all’ultimo momento ai due piloti e al tecnico di bordo, come racconta il quotidiano La Repubblica in un articolo del 23 agosto ’91. Il velivolo, dopo aver sorvolato Gaeta, aveva iniziato una larga virata per tornare verso Pratica di mare. Improvvisamente uno dei motori era entrato in avaria, iniziando a bruciare. Le fiamme, altissime, avevano subito avvolto la carlinga, e per i quattro uomini non ci fu nulla da fare.

Dopo trent’anni dalla tragedia che ha segnato per sempre la piccola comunità di Casaletto Spartano, il Comune ha deciso di dedicare una via nel centro abitato di Battaglia al Maresciallo Nicola Senatore, “sacrificatosi eroicamente con i suoi colleghi per salvare vite innocenti”. Perché il pilota, collaudatore superesperto, manovrò in emergenza. Con un motore in fiamme, portò l’aereo fuori dal centro abitato. Bertozzi e i tre colleghi, tra cui Senatore, mantennero il sangue freddo e per evitare di colpire le villette adiacenti alla strada provinciale che collega la periferia di Santa Maria Infante a Minturno, decisero di sacrificare la loro vita per evitare una strage.

Alla cerimonia, che si è tenuta venerdì pomeriggio, erano presenti i familiari del Maresciallo, il figlio, la sorella e il padre, che insieme al sindaco hanno scoperto tra applausi e commozione la targa stradale che da oggi porta il suo nome. Nel rispetto delle normative anti Covid sono stati tanti i concittadini che hanno voluto partecipare al momento di ricordo del maresciallo Senatore. La cerimonia, introdotta dal professore Vincenzo Lovisi, ha visto gli interventi del sindaco Concetta Amato, della sorella Carmela Senatore, della professoressa Ermelinda Curcio e del maresciallo dei Carabinieri di Casaletto Spartano, Raffaele Del Gaudio.

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