“Quello di cui voglio parlare è il velato, ma nemmeno tanto, attacco al Meeting del Mare”

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“Quello di cui voglio parlare è il velato, ma nemmeno tanto, attacco al Meeting del Mare”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un nostro lettore relativa ad un’altra vecchia lettera pubblicata dal Giornale del Cilento, Vibonati, Una RAGAZZATA che si trasforma in tragedia (per LORO!).

Di seguito la lettera:

Gentile Redazione del Giornale Del Cilento,

scrivo in merito alla lettera del signor Dario Cattel da voi pubblicata il 18 giugno.

La lettera parla dei due ragazzi arrestati, come riportato da un vostro articolo, a Salerno, per detenzione di un certo quantitativo di droga. Non entro nel merito delle colpe o non colpe dei ragazzi, i quali sono sicuro, siano bravissime persone.

Quello di cui voglio parlare è il velato, ma nemmeno tanto, attacco al Meeting del Mare, quasi come se fosse “colpa” della manifestazione che i due ragazzi siano stati arrestati. Un po’ come successo, in modo molto più eclatante, al Rototom Sunsplash Festival di Osoppo, costretto ad “emigrare” in Spagna, proprio perchè lo si accusava di favorire il consumo di droga dato che la gente che vi partecipava ne faceva uso.

Ora, io non voglio difendere a spada tratta il Meeting del mare (o chi fa uso di droga), che ha tantissime pecche dal punto di vista della sicurezza, organizzativo etc etc, ma vorrei far presente che è molto molto riduttivo bollare tale festival come luogo in cui, cito Dario Cattel, “regna l’anarchica convinzione che il divertimento lo si procuri esclusivamente con l’assunzione di dannose droghe”.

Il Meeting è un’occasione di scambio culturale unica nel Cilento, ha il merito di aver portato a Marina Di Camerota grandissimi artisti. Le droghe, a mio avviso, si consumano moltissimo in ogni occasione, per esempio nelle discoteche, ma nessuno si sogna di attaccarle.

Detto ciò passo ad una critica al Vostro Giornale.

Essendo io un Cilentano che vive lontano, ho accolto con estremo interesse e curiosità la nascita di questo giornale che seguo costantemente e che apprezzo molto, nonostante ci sono cose che mi lasciano molto perplesso: il costante interesse per alcuni fatti di cronaca quali arresti di sprovveduti ragazzini per droga e cose del genere, messi in evidenza, a scapito di fatti ben più importanti.

A tal proposito mi ha lasciato particolarmente perplesso l’articolo sulla dichiarazione del sindaco di Centola Romano Speranza sulla sua volontà di uscire dal Parco. Come mai non è stata fatta un’intervista al presidente del parco, di cui è stata riportata solo una sua breve dichiarazione in un trafiletto? Da lettore chiedo un approfondimento maggiore sulla questione, perchè credo che sia molto più importante di qualche ragazzino che viene “beccato” a farsi una “canna”.

Cordiali saluti, Pietro Paolo Palumbo

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