Rissa a Camerota, gli Old Nine precisano: “Accuse gratuite. Siamo contrari ad ogni forma di violenza”

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Rissa a Camerota, gli Old Nine precisano: “Accuse gratuite. Siamo contrari ad ogni forma di violenza”

Riceviamo e pubblichiamo

Gentile direttore, sono Gennaro Attanasio, uno dei componenti della Old nine, le scrivo in merito a quanto pubblicato sull’episodio avvenuto a margine di una nostra serata e riportato come rissa a Camerota. A seguito dei fatti di cronaca a firma di Rosario Romano c’è stato il commento di un lettore e poi una risposta di questo giornalista al commento che ha sollevato una serie di interrogativi e puntualizzazioni sull’uso dell’alcol nelle serate e sull’utilizzo della marijuana nella cultura Reggae.Questo passaggio è denigratorio e poteva essere evitato . Quanto a questo secondo aspetto il giornalista diceva di non volere entrare nel merito evidenziando una diversità di posizioni sull’argomento a secondo di chi le valuta. Pertanto rimando alle idee che ognuno liberamente può farsi a riguardo. Quanto al secondo aspetto dell’alcol invece non mi sottraggo alla critica senza però prima commentare brevemente il fatto accaduto, ovvero la lite a margine della serata. Sottolineo a margine della serata perchè l’evento non è legato in nessun modo alla festa e a chi ci segue da molto tempo in tante serate che ci vedono protagonisti. Si è trattato purtroppo di un fatto spiacevole che mai sarebbe dovuto capitare e che io insieme a tutto il nostro gruppo condanniamo.(appena ho visto quello che stava accadendo ho interrotto immediatamente la musica,e ho lasciato il locale scioccato e imbestialito,sono poi tornato a suonare solo dopo che tante persone mi hanno chiesto a gran voce di continuare ,anche persone che erano venute apposta da altri paesi e persone che avevano lasciato il proprio lavoro per divertirsi con noi)  E’ quanto di più lontano dal nostro modo di intendere il divertimento e dal nostro modo di relazionarci con gli altri e di esprimere i valori in cui crediamo. Siamo contrari ad ogni forma di violenza e crediamo che non esista motivo che possa determinare conseguenze di questo tipo. Auspichiamo che simili individui non frequentino le nostre serate e si tengano alla larga dagli appuntamenti nei quali siamo chiamati per fare divertire chi ama il Reggae e  i messaggi che questa cultura da decenni diffonde in tutto il mondo. Ciò detto entro anche nel merito della critica che ci veniva sollevata rispetto al ricorso all’alcol per lo scopo di divertirsi. Credo che da questi episodi ne esca danneggiata ingiustamente l’immagine del nostro gruppo e quella di tantissima gente perbene che viene alle nostre serate. Non condanno e mai condannerei chi viene ai nostri appuntamenti al solo scopo di divertirsi e di socializzare e magari accompagna il divertimento con un cocktail da bere chissà con la propria fidanzata o con i propri amici. Lo considero assolutamente salutare e non meritevole di condanna o di pregiudizio. Altra cosa è l’esagerazione e l’abuso che non accetto che venga attribuito ai ragazzi che vengono a farci compagnia alle nostre serate. C’è tanta gente perbene che ama soltanto divertirsi ed essere gioiosi insieme agli altri. I primi a subire l’immagine fuorviante che viene fuori dal fatto che certe notizie circolino sono tutti quelli che non hanno nulla a che vedere con la violenza, nulla a che vedere con l’incoscienza che deriva da uno stato di ebrezza e che si devono sentire bersaglio di certi attacchi immotivati. Spero che in queste righe ci sia ogni risposta alle questioni sollevate. Come auspico che mai più abbiano a ripetersi simili episodi e che certe persone si tengano alla larga dai nostri appuntamenti. Mi creda l’episodio mi ha colpito ed ha colpito il nostro gruppo. Noi siamo ben disposti a fare la nostra parte nel provare a tenere lontani alcuni soggetti. Ma non ci stiamo a farci confondere con certi modi di agire, di pensare e di relazionarsi, che non ci appartengono e che non appartegono ai ragazzi che seguono la nostra musica e i nostri eventi che, anche in questa occasione, voglio rassicurare e a cui mando un affettuoso abbraccio!invito il sig. romano a partecipare ad una o piu feste dove suoniamo e vedere coi propri occhi quello che succede.

Il direttore risponde
Caro Gennaro e cari ragazzi della Old Nine, rispondo con molto piacere alla lettera che avete indirizzato al gdc. Devo sottolineare che fin dalle prime battute che riportavano la vicenda della rissa, a me è apparso chiaro e credo a tutti i lettori (se non è andata così questa è una buona occasione per precisare) che sulla vicenda della rissa, la Old Nine non c’entra nulla. Certo chi si occupa di cultura e di eventi non può avere il pieno controllo di quanto accade durante, prima o dopo un appuntamento di questo tipo. Tantomeno è pensabile attribuire a voi la responsabilità di quanto accaduto per esclusiva responsabilità di altri. E’ meritevole di nota la vostra posizione a riguardo e il fatto che nella vostra lettera viene considerata inammissibile qualsivoglia forma di violenza. Conosco il vostro modo di lavorare, la forza delle idee che vi spingono a portare avanti questo progetto, conosco il senso delle vostre serate, come conosco molti di voi della Old Nine e molti tra gli amici della Old Nine che vi seguono per divertirsi. Alcuni dei quali sono miei amici di lunga data e persone assolutamente perbene se non amabili da molti punti di vista. Credo sia opportuno questo mio intervento per fare chiarezza su quanto accaduto e che mi dicono abbia sollevato un legittimo sostegno al vostro gruppo anche grazie al social network facebook, segno incontestabile dell’affetto che vi viene riservato e del riconoscimento che ottenete grazie al vostro costante lavoro e alla vostra interessante ricerca. Quanto alle puntualizzazioni di Rosario Romano su questo giornale credo che nella vostra risposta sia espresso in pieno un pnto di vista su cui venivate incalzati e a cui puntualmente avete replicato senza infingimenti, proprio come è a mio avviso corretto fare. Lodevole l’impegno a tenere lontani quanti con il proprio inaccettabile modo di agire diventano canali trasmittenti di valori non a loro ascrivibili, minando in questo modo i principi stessi di cui siete portatori, oltre che l’immagine di molti che, come dicevate, non meritano simili rappresentazioni. Colgo l’occasione, come già fatto diverse volte dalle colonne di questo giornale, per sottolineare il valore del contributo degli Old Nine, nella variegata offerta culturale che il territorio cilentano deve continuare ad offrire. Mando un caro saluto al timoniere degli Old Nine e a tutto il gruppo, con l’augurio che questo progetto continui ad essere il rumore di sottofondo del riscatto del Cilento

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