Camerota, notte di ricerche in mare: esploratore disperso ritrovato a Cala Bianca

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Camerota, notte di ricerche in mare: esploratore disperso ritrovato a Cala Bianca

Una motovedetta, un gommone e una pattuglia via terra della guardia costiera di Palinuro e Marina di Camerota, agli ordini del tenente di vascello Amalia Mugavero, hanno cercato un esperto escursionista tutta la notte per poi ritrovarlo al mattino sulla spiaggia di Cala Bianca. Ma la storia è abbastanza intricata. Cerchiamo di procedere con ordine.

I fatti
Ieri sera, giovedì, una donna al telefono denuncia la scomparsa del compagno. Lei telefona dal Molise. Fornisce tutti i dati e le indicazioni che ha a disposizione. Partono immediatamente le ricerche. La guardia costiera è sulle tracce di A.G., un 47enne napoletano che vive con la compagna in Molise. Lui è un esperto di sopravvivenza, istruttore di paracadutismo, dottore in Scienze naturali e operatore del corpo nazionale soccorso Alpino e Speleologico. Ha partecipato anche al ‘Project Snake’, un viaggio di oltre 150 km a piedi tra la giungla e la savana. Una prova di resistenza durissima. 

I marinai individuano la sua automobile. E’ parcheggiata nei pressi della spiaggia di Lentiscelle. Il tagliando del parcheggio indicherebbe che è ferma lì da lunedì. Le sue ultime notizie, però, a detta della compagna, risalgono a giovedì intorno alle 12.00, quando il 47enne le ha inviato una foto dell’area marina protetta di Camerota. Dalla spiaggia di Lentiscelle, infatti, è partito a bordo di una canoa gonfiabile. 

I primi indizi
E’ notte fonda. Le ricerche continuano senza sosta. Con il gommone si pattugliano le grotte, le calette, gli anfratti. La motovedetta viaggia in direzione sud e in direzione nord del porto di Marina di Camerota, mantenendosi un po’ più distante dalla costa. Il titolare di un punto ristoro ubicato su una delle spiagge dell’area marina protetta, asserisce di aver servito la cena ad un uomo che è sbarcato su una canoa gonfiabile intorno alle 19.00. Dovrebbe essere lui.

Il gps e le celle
Intanto parte la triangolazione delle celle dove il telefono dell’uomo si è agganciato per l’ultima volta. I risultati consegnano agli inquirenti una fetta di territorio molto ampia. La notte scorre via così e lascia spazio alle prime luci dell’alba.

Trovato
Il mattino porta con se belle notizie. Mentre la capitaneria di porto si mette in contatto con la sala operativa provinciale dei vigili del fuoco, per valutare un pattugliamento aereo con il decollo di un mezzo dei caschi rossi, due marinai scrutano qualcosa sulla piccola spiaggetta di Cala Bianca. Dalla vegetazione, infatti, spunta un uomo. E’ lui, l’esploratore di 47 anni. Sta bene. Del ritrovamento viene informata immediatamente la compagna. Storia a lieto fine e allarme rientrato.

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