Genitori sul piede di guerra. Le aule della scuola di Marina di Camerota senza riscaldamento

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Genitori sul piede di guerra. Le aule della scuola di Marina di Camerota senza riscaldamento

In un quadro di povertà diffusa e mancanza di infrastrutture adeguate per la scuola di Camerota, l’amministrazione comunale  risponde come può.

In questi ultimi giorni di bel tempo, ma dove il freddo dei 7 gradi mattutini si fa sentire, alla scuola elementare di Marina di Camerota, le classi sono senza riscaldamento. Nella caldaia della struttura scolastica non c’è più gasolio ed è l’ennesima batosta  che arriva sul capo dei genitori.  E’ da circa una settimana  che la situazione va avanti  in forma precaria. Infatti,  solo per  buona volontà dell’assessore al ramo, Garofalo, si riescono ad ottenere sprazzi di calore procurati da taniche di gasolio di venti litri, che viaggiano sull’auto dell’assessore, dalla scuola di  Licusati a quella di Marina di Camerota. Le trasferte dell’emergenza, però, si sa, sono solo di tamponamento,  rispondono relativamente al fabbisogno del plesso scolastico, ma pare,  soprattutto che siano in via di esaurimento, così come lo sono gli stessi genitori, i quali, da tanto tempo,  pare rispondano in proprio per sapone e carta igienica  e chissà cos’altro. Un genitore, portavoce di quest’ennesimo problema, Tommaso Pezzuti, ha dichiarato al giornaledelcilento.it:  “ La situazione dei riscaldamenti sta passando di mano in mano in Comune: si  interpella l’assessore Garofalo per avere certezze sul gasolio, ma non si hanno riscontri; si chiama l’assessore Guzzo e non risponde al telefono; risponde alle telefonate l’assessore Mazzeo dicendo che la situazione al Comune si conosce… ma la realtà è che non si risolve nulla! E meno male che il tempo è clemente, ma ora che arriverà il freddo come si farà? Stiamo pensando di comprarlo noi genitori il gasolio, per non far perdere la scuola ai nostri figli. Ma non è escluso che prima, si decida di andare tutti, bambini inclusi, al Comune di Camerota per incontrare  i nostri amministratori con i quali avere un chiarimento definitivo”.

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