Caso cancello Mariosa. L’avvocato di Schettino: “E’ proprietà privata nè gli abitanti nè nessun altro può vantare diritti”

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Caso cancello Mariosa. L’avvocato di Schettino: “E’ proprietà privata nè gli abitanti nè nessun altro può vantare diritti”

Questa mattina presso la nostra redazione è giunta, per la prima volta una richiesta di rettifica, sul caso del “cancelletto” dei Mariosa, posto sulla scogliera, a Marina di Camerota. La lettera è stata inviata dall’avvocato Ivan Illiano in nome e per conto di Ferdinando Schettino. Ecco la rettifica integrale.

“In data 17-04-2010 sul quotidiano pubblicato on line, denominato ‘Il giornale del cilento, registrato presso il Tribunale di Vallo della Lucania con il n. 3 del 2009, veniva pubblicato un articolo a firma di M.A. Coppola nel quale era affermato che in località Punta, presso Marina di Camerota si era consumato un ‘fattaccio’ ossia l’impianto di un cancello su di un suolo definito demaniale.
Con la presente il mio assistito in via formale e nei termini di legge chiede la rettifica di quanto sopra illegittimamente asserito in quanto:
il manufatto consistente in un cancello sorge su di un suolo (contraddistinto in catasto con il foglio 26 particella 426) che è inequivocabilmente di proprietà privata, a tal  proposito si allega relazione notarile nonché una nota della Capitaneria di Porto di Salerno recante n.13661 del 17-12-2004
Ulteriormente vi è da evidenziare che sulla suddetta particella né gli abitanti di Marina di Camerota né chiunque altro vantano diritti che consentano il passaggio e la sosta a tal proposito si allega apposita certificazione rilasciata dal Commissario regionale della Campania per gli usi civici.
Tanto premesso chiede
Di rettificare di rettificare l’informazione pubblicata, specificando che la particella su cui è stato realizzato il cancello è di proprietà privata e sulla stessa non vi sono diritti da parte di alcuno. In caso di mancato e puntuale riscontro alla presente si adirà l’Autorità Giudiziaria per tutelare in maniera efficace i diritti del mio assistito. Infine Le rappresento che l’utilizzo di toni che inneggiano la popolazione all’insorgenza non solo appare contrario al buon diritto del mio assistito ma crea una situazione dalla quale potrebbero scaturire incidenti e momenti di pericolo per l’incolumità pubblica pertanto si invita la S.V. ad assumere un comportamento più bilanciato e responsabile”.

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