Scaduti i contratti di affidamento dei servizi comunali. Guzzo: “Siamo in regime di prorogatio e la società portuale non è abusiva”
| di Maria Antonia Coppola Dal 31 dicembre 2009 sono scaduti i contratti di affidamento dei servizi comunali di Camerota. Ad esclusione del servizio della raccolta dei rifiuti, che in tempi utili ha visto prorogato il contratto con la Yele, l’attuale servizio della società portuale e della società dei parcheggi del comune di Camerota, sembrerebbero ad oggi, abusivi.
Una delibera, in luglio, votata all’unanimità dall’intero Consiglio Comunale, approvava l’indirizzo di costituire una società in house, che avrebbe facilitato la continuità dei servizi.
L’assessore al bilancio, Pierpaolo Guzzo ci spiega l’attuale situazione: "Il servizio della società portuale è scaduto, il responsabile del servizio ha chiesto una proroga, in quanto i servizi devono essere gestiti o da una società in house o attraverso l’espletamento di un bando ad evidenza pubblica. In uno dei prossimi consigli comunali, investendo un po’ tutti, discuteremo della società in house, che al di là di quanto prevede il decreto Ronchi, è l’unica procedura che consente all’ente di fare un affidamento diretto. Nelle prossime settimane apriremo il dibattito, il confronto con l’opposizione, per la costituzione di questa società in house".
Sul fatto che questo servizio comunale possa essere abusivo, in questo momento, l’assessore Guzzo ci rassicura, così anche per gli eventuali danni provocati dall’ultima mareggiata: “Abusivo? No. Siamo in regime di prorogatio, l’ufficio competente ha già chiesto la proroga di un mese alla Regione Campania, in attesa che si faccia la società in house. E’ nell’interesse di tutti i cittadini che questo servizio resti gestito da persone appartenenti al nostro comune. Danni, in questo momento, le imbarcazioni non ne hanno avuti. Per i fenomeni causati da calamità naturali, non so se esiste una copertura assicurativa, che riesca a far fronte a questo. La mareggiata, comunque ha provocato danni in altri punti, non nell’area portuale. E per quanto riguarda il servizio portuale, ci muoveremo nella direzione detta, con la massima apertura e trasparenza, con il confronto, anche perché la minoranza e qualche esponente della minoranza, che prima era nella maggioranza, già nella scorsa legislatura, si è espresso sempre a favore della società in house, a capitale pubblico. Fatte salve le norme attuative della legge Ronchi che prevede la scadenza entro il 2011. Intanto – conclude Guzzo – la gestione di un servizio come quello portuale, mi auguro che sia comunale, poi è chiaro, ci atterremo a quelle che sono le disposizioni normative in materia, ma al momento procederemo in questo modo".
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