Camerota, Troccoli si prende la poltrona di assessore: «Non rinuncerò allo stipendio»

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Camerota, Troccoli si prende la poltrona di assessore: «Non rinuncerò allo stipendio»

Giovedì il sindaco di Camerota, Antonio Romano, ha revocato la delega di assessore ad Orlando Laino. Si tratta dell’epilogo di una settimana bollente che si è consumata all’interno della giunta. Battibecchi e screzi andavano avanti da diverso tempo. Fuori Laino. Dentro Troccoli. L’amministrazione effettua un cambio all’indomani del defenestramento dell’ex assessore, Laino, il più votato alla scorsa tornata elettorale nella lista vicenten ‘La Sveglia’. Troccoli era già consigliere. Ora si prende la poltrona di assessore con deleghe all’Ambiente, al Ciclo dei rifiuti, alla Viabilità, ai Parcheggi, alla Polizia locale, al Commercio e alle Comunicazioni. «Sono stato consigliere comunale per tre anni e mezzo e lo sono diventato conseguendo 282 preferenze, ero il secondo degli eletti – spiega Ciro Troccoli -. Nel momento in cui il sindaco ha riformulato la giunta e mi ha chiesto di subentrare all’assessore che prima era in carica è normale che ho dovuto accettare, soprattutto nel rispetto dei risultati delle ultime elezioni comunali. Se avessi rifiutato sarebbe stato un atto di poco rispetto nei confronti di chi mi ha votato». Stando alle parole del neo assessore il sindaco lo avrebbe scelto sulla base di un principio democratico in quanto secondo eletto dopo l’ex assessore Laino. «Continuerò a svolgere il mio lavoro con lo stesso impegno con il quale l’ho svolto fino ad ora» aggiunge. Il neo assessore smentisce anche le voci le lo vedono a capo di una testata locale ribadendo di aver formulato le proprie dimissioni lo scorso aprile e di aver intrattenuto tale incarico «per fare una cortesia all’emittente». Come altri comuni cilentani anche Camerota ha diversi milioni di euro di debiti da sanare, in molti casi gli amministratori locali di altri enti cilentani e valdianesi hanno rinunciato alla propria indennità per tentare di dare una mano alle casse pubbliche, ma la scelta di Troccoli sembra essere diretta verso altre vie. «Io ho avuto la fortuna di svolgere il mio ruolo di amministratore fin da quando non percepivo nulla, ora secondo la legge dovrebbe aspettarmi un’indennità – conclude Troccoli -. Per me questo non è uno strumento per guadagnare di più, quello ce mi serve per vivere lo guadagno già con il mio lavoro, si tratta semplicemente di uno strumento per poter affrontare quelli che sono i costi della politica, si tratta di un modo per poter fare di più e meglio per il mio territorio».

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