Caos al piano di zona, minoranza Sapri: «Si distribuiscono incarichi tralasciando i servizi per i disabili»

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Caos al piano di zona, minoranza Sapri: «Si distribuiscono incarichi tralasciando i servizi per i disabili»

Il day after le dimissioni di Lorenzo Latella, progettista del Piano di zona s9, nel golfo di Policastro è ‘caccia alle streghe’. La decisione di Latella, all’indomani degli esiti degli esami per la selezione di assistenti sociali, ha lasciato sorpresi tutti. «Rassegno le dimissioni, impossibilitato a poter proseguire oltre la propria collaborazione con l’ufficio del Piano di zona in quanto non sussistono più le condizioni per poter svolgere il ruolo per il quale ho ricevuto l’incarico». Nessun’altra spiegazione da parte del progettista e segretario verbalizzante all’esame. Dopo i dubbi sollevati dal sindaco di Santa Marina Giovanni Fortunato, ad esprimere perplessità anche il gruppo d’opposizione consiliare del Comune di Sapri.

«In controtendenza alle roboanti autocelebrazioni di sindaco di Sapri – scrive il gruppo Insieme per Sapri – il Piano di Zona appare sempre più una Istituzione finalizzata a distribuire incarichi e lavori agli operatori del settore tralasciando i servizi per gli indigenti e i disabili. La delibera in oggetto macchiata a nostro avviso dall’ingiustificato e non verbalizzato abbandono dei lavori del segretario verbalizzante è aggravata da un comunicato stampa successivo di dimissioni dello stesso motivato con la sopravvenuta insussistenza ‘delle condizioni per poter svolgere il ruolo per il quale ho ricevuto l’incarico’».

«A tal proposito chiediamo formalmente al presidente e ai membri della commissione di rendere pubbliche le motivazioni che sottendono a tali comportamenti e che minano dalle fondamenta la validità dell’atto. – continuano i consiglieri di minoranza – Al sindaco, che ovviamente non risponderà, chiediamo a chiarimento della vicenda una convocazione monotematica del comitato istituzionale. Del verbale, che ha il compito di attestare il compimento dei fatti svoltosi in modo tale che sia sempre verificabile la regolarità dell’iter di formazione della volontà collegiale e di permettere il controllo delle attività svolte inoltriamo copia agli organi competenti per gli accertamenti del caso», concludono. 

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