Capaccio Paestum, ‘Città libera’ su emergenza covid: «Rinviate apertura scuola»

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Capaccio Paestum, ‘Città libera’ su emergenza covid: «Rinviate apertura scuola»

Riceviamo e pubblichiamo integralmente la lettera dell’associazione politico-culturale ‘Città libera’ di Capaccio Paestum.

53, 42, 30, 33, 81. Non sono i numeri di una quintina ad un giro di tombola ma i nuovi positivi a Capaccio Paestum negli ultimi 5 giorni.

Il Covid 19 non è una colpa. Ma purtroppo ha trovato una porta aperta a Capaccio Paestum. Apprendiamo da fonti giornalistiche, da chi ci contatta in privato e dai social che la macchina per individuare e tracciare questo maledetto virus in modo da bloccarne la diffusione è in forte affanno.

Ad Agropoli l’elaboratore dei tamponi è fuori uso. L’Usca di Trentinara lavora a ritmi serrati ed insostenibili. Le risposte ai tamponi impiegano più giorni a volte anche 7. Nel frattempo i cittadini responsabili  restano in casa. Gli altri circolano liberamente con tanto di Green Pass valido.

Questo rende, di fatto, impossibile il tracciamento dei contatti in tempi stretti e di conseguenza probabili positivi, ignari, contribuiscono, loro malgrado, alla diffusione dei contagi inficiando anche la campagna vaccinale stessa. Riteniamo che immettere in questo già sovraccarico sistema l’ulteriore elemento degli studenti delle superiori che viaggiano, fanno altre attività pomeridiane oltre ad avere una autogestita vita sociale, possa dare luogo in pochi giorni ad un corto circuito con esiti irreparabili per la nostra comunità. Per tanto chiediamo al Sindaco che è la massima autorità sanitaria locale di valutare senza indugi l’ipotesi di rinviare l’apertura delle scuole superiori di secondo grado nella speranza che questa escalation di contagi a Capaccio Paestum possa frenare. Alla opposizione formata da medici di base chiediamo che diano forza a questa richiesta attraverso il loro ruolo istituzionale.

Allo stesso tempo auspichiamo che tutti noi possiamo avere dei comportamenti più responsabili nel contrasto alla diffusione del Covid 19 tali da non rendere inefficace ed inutile qualsiasi iniziativa e sacrificio. Riteniamo che la tutela della salute debba essere posta in cima alle priorità e merita coraggio, molto più del coraggio che viene messo in altre scelte. Soprattutto se la salute riguarda i nostri figli e le persone più fragili.

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