Carabinieri sulle sue tracce da aprile: 28enne arrestato in Romania per sfruttamento di prostituzione

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Carabinieri sulle sue tracce da aprile: 28enne arrestato in Romania per sfruttamento di prostituzione

Dopo mesi di ricerche e indagini, i carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Salerno, insieme al personale della Polaria di Roma, hanno arrestato Cristian Lucian Ionel. L’uomo, un 28enne rumeno, era ricercato dal 12 aprile, quando riuscì a sottrarsi alla cattura nel corso dell’operazione Antigone, condotta dal reparto operativo di Salerno nei confronti di un gruppo di rumeni, dediti al reclutamento ed allo sfruttamento della prostituzione.  

In quella data infatti i carabinieri avevano dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla procura della Repubblica di Salerno nei confronti di sei cittadini rumeni, per i reati di associazione dedita al reclutamento ed allo sfruttamento della prostituzione, lesioni personali aggravate, sequestro di persona e rapina aggravata. Alle prime luci dell’alba, dopo un dettagliato lavoro di localizzazione furono tratti in arresto Popovici Niculae, 26enne rumeno, residente a Pontecagnano; Ouarsan Sami, 33enne marocchino, domiciliato a Battipaglia; Banta Gheorghita Nelu, 29enne rumeno, senza fissa dimora e Sacalus Erika, 27enne rumena, senza fissa dimora.

L’indagine consentì in meno di un mese di smantellare un’organizzazione, con base a Santa Cecilia di Eboli, costituita da soggetti che favorivano e sfruttavano l’attività di prostituzione di donne rumene, assicurandone la relativa “protezione”, dietro l’imposizione di un corrispettivo fissato in 150 euro per ciascuna. Le investigazioni all’epoca svelarono nei particolari le modalità con le quali avveniva la gestione del meretricio sulla fascia costiera ebolitana. L’organizzazione infatti si preoccupava che le connazionali da loro protette potessero fruire delle posizioni più favorevoli (gli spartifuoco più in vista ovvero le piazzole di sosta più ampie così da consentire alla “clientela” di potersi fermare senza recare intralcio) ad adescare i clienti, allontanando prepotentemente, con violenze fisiche e psicologiche, chiunque non fosse in grado di corrispondere il prezzo imposto per questo genere di ‘servizio’. Procuravano alle donne sfruttate una sistemazione alloggiativa per tutta la loro permanenza, intervenendo sia per garantire loro riparo in caso di frequenti controlli da parte delle forze di polizia, sia per scongiurare episodi di violenza nei loro confronti da parte di altre prostitute. Inoltre, la vigilanza nei confronti delle ‘protette’ era garantita durante tutto lo svolgimento dell’attività di meretricio, con un vero e proprio servizio di ronda, a bordo di potenti autovetture.

A fine giornata il “gestore della piazza” provvedeva a riscuotere il prezzo imposto, sia per la protezione, sia in percentuale sul guadagno. Nel corso dell’operazione non furono rintracciati Marian Capatina (poi acciuffato in Romania e arrestato il 30 settembre scorso) e proprio Ionel. Grazie alla cooperazione con Interpol, i carabinieri dell’Investigativo di Salerno hanno fatto arrestare dalla polizia rumena il 28enne. Ora è in carcere a Rebibbia. 

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