Campania: silurato alla Camera il decreto “anti-ruspe”

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Campania: silurato alla Camera il decreto “anti-ruspe”

Troppe assenze nella maggioranza: passa la pregiudiziale presentata da Idv

Viene affossato alla Camera il decreto legge sulla sospensione di alcune demolizioni disposte dall’autorità giudiziaria in Campania. L’Assemblea di Montecitorio approva, infatti, la pregiudiziale di costituzionalità presentata dall’Idv con 249 sì e 231 no. Il testo era stato già approvato da Senato. Ma dopo il voto alla Camera scoppia la bagarre. I deputati della maggioranza accusano la vicepresidente Rosy Bindi di aver chiuso la votazione mentre alcuni esponenti di Pdl e Lega stavano rientrando in aula. Il Dl prevedeva lo stop alle ruspe per gli immobili destinati esclusivamente a prima abitazione nel territorio della regione Campania fino al 30 giugno del 2011.

 

Al momento della votazione della pregiudiziale di costituzionalità sul decreto che sospendeva l’abbattimento delle case abusive in Campania erano presenti in aula alla Camera 481 deputati.
Scorrendo i tabulati della votazione, un deputato (il campano Salvatore Piccolo del Pd) si è astenuto, mentre i sì alla pregiudiziale presentata dall’Italia dei valori sono stati 249 e i no 231. Tra le file della maggioranza, erano assenti 64 deputati del Pdl e 15 della Lega. I dati però vengono contestati dalla maggioranza. "C’erano almeno una trentina di deputati che erano entrati nell’aula, alcuni anche dell’opposizione, ma non è stato consentito loro di votare", assicura Giuseppe Calderisi. Non essendoci una norma precisa sulla durata delle votazioni, "si è sempre seguita la regola di far votare chi è presente in aula", spiega.
La votazione è durata 51 secondi, a quanto riferito dal presidente di turno Rosy Bindi. "Ma a volte restiamo anche 2-3 minuti con il dito sulla macchinetta per aspettare tutti…", ribatte il deputato del Pdl. A sciogliere i nodi sarà la conferenza dei capigruppo della Camera convocata per questa mattina alle 8.30 dal presidente Gianfranco Fini che si esprimerà sulla validità della votazione di ieri.

GLI AMBIENTALISTI

Esultano le associazioni ambientaliste. "Non s’era mai visto un condono per decreto legge – dice Gaetano Benedetto, condirettore generale del Wwf. – Qualunque sia la motivazione, la Camera ha fatto molto bene a negare la costituzionalità". "Una bella notizia per la legalità, per il tanto martoriato territorio campano e per la sicurezza dei cittadini – scrivono in una nota Vittorio Cogliati Dezza e Michele Buonomo, rispettivamente presidente nazionale e presidente regionale di Legambiente. – Ora occorre ripartire dalle ruspe e attuare il piano di abbattimenti previsti dalla Procura".

DUE SOLI ARTICOLI

Lo schema di decreto è composto da due soli articoli. Il primo prevede testualmente che "al fine di fronteggiare la grave situazione abitativa nella regione Campania, e di consentire un’adeguata e attuale ricognizione delle necessità determinatesi dopo gli interventi della Corte Costituzionale successivi al 2003, vengono sospese fino al 30 giugno 2011 le demolizioni di immobili destinati esclusivamente a prima abitazione, siti nel territorio della regione Campania, disposte a seguito di sentenza penale, purchè riguardanti immobili occupati stabilmente da soggetti sforniti di altra abitazione e concernenti abusi realizzati entro il 31 marzo 2003".
Vengono escluse dal decreto legge le abitazioni nelle zone a vincolo paesaggistico e gli immobili che mettono a rischio l’incolumità delle persone.

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