Caso Meeting del Mare, Romano: «Don Gianni vuole arrecare danno a Camerota, ecco la verità»

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Caso Meeting del Mare, Romano: «Don Gianni vuole arrecare danno a Camerota, ecco la verità»

Sono ore di agitazione a Marina di Camerota. L’annuncio di don Gianni di rendere itinerante il Meeting del Mare ha scosso i camerotani e non solo. Alla base di questa scelta, sofferta per alcuni, sembrerebbe ci siano alcune «Gravi inadempienze» del comune di Camerota. Nella tarda serata di martedì, 29 marzo, il sindaco Antonio Romano, in un comunicato pubblicato sul suo profilo facebook, ha ribadito quanto dichiarato qualche ora prima ai microfoni di questa testata: «Non esistono gravi inadempienze, il Meeting è di Camerota».

«Le gravi inadempienze a cui fa riferimento Don Giani Citro non esitono nella realtà e appaiono, con il passare delle ore, solo come un pretesto per trasferire la manifestazione altrove – scrive il primo cittadino che, appena tornato da Napoli, si è fiondato (come lui stesso racconta) in comune per verificare la situazione -. I soldi per il Meeting del Mare sono stati accreditati il 9 Marzo del 2016 su un conto corrente vincolato aperto proprio per tale finanziamento, cioè i fondi non possono essere utilizzati per altri scopi e non sono scomparsi come lui dice». Il sindaco racconta poi che il 21 marzo sono stati preparati i mandati di pagamento e che i fondi non sono stati accreditati per una temporanea mancanza del personale presso la filiale della banca. Ma quindi quali sono queste gravi inadempienze? «Non vorrei che per motivi personali, per differenti vedute politiche o per altre convenienze si voglia penalizzare la mia popolazione – scrive Romano -. Forse la verità va ricercata nella volontà di Don Gianni Citro di arrecare un danno ai suoi parrocchiani, ai suoi giovani,agli imprenditori che lo hanno sempre sostenuto, a questa terra che merita rispetto e non può essere merce di scambio per “interessi” che a noi si, risultano ‘oscuri e misteriosi’».

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