Caso Scifo, 3 novembre la partenza per Miami: «Non ho paura della morte ma di chi decide per noi»

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Caso Scifo, 3 novembre la partenza per Miami: «Non ho paura della morte ma di chi decide per noi»

Stabilita la data di partenza per la clinica di Miami. Emanuele Scifo lascerà l’Italia il 3 novembre. In America ci sarà una visita preliminare e una fase di valutazione che durerà circa venti giorni, anche se già l’ospedale ha dato poche speranze per il trapianto, perchè il quadro clinico è peggiorato. E’ da luglio infatti che tramite la clinica Sant’Orsola di Bologna gli esami di Emanuele vengono comunicati a Miami e il suo attuale decadimento organico  preoccupa i medici.

Emanuele prima della partenza ha deciso di mantenere il silenzio stampa per affrontare questa fase serenamente con la sua famiglia, la sua fidanzata ed i suoi amici. «Ringrazio di cuore tutti i cittadini che mi sono stati vicini moralmente e materialmente in questi mesi. Grazie a loro, alla mia famiglia ed alla mia fidanzata, ho la forza per  fare quest’ultimo tentativo a Miami. Ringrazio la Regione Campania e l’Asl per il finanziamento che però giunge in ritardo rispetto alla mia situazione che è molto critica.Un fatto notorio e certificato da tempo».

«Spero solo che la mia vicenda possa essere da esempio affinchè non si verifichino  mai più casi come il mio. – ha continuato Emanuele – Bisogna,infatti, eliminare i ritardi ,gli stalli burocratici ,il colpevole disinteresse e l’incapacità in ogni organo di governo ed in ogni istituzione. Il  cittadino ha diritto alla salute ed alla vita. Non ho paura della morte, ma di chi decide per noi. E’ giusto cambiare le regole quando queste sono sbagliate se mettono a rischio la vita di un singolo essere vivente. Non so quale sarà il mio destino, ma posso assicurarvi che sono sereno e che nel mio cuore c’è gioia  per la solidarietà e l’affetto che ho avuto da migliaia di persone che non dimenticherò mai. Sono felice – ha aggiunto – per chi ho incontrato e  per chi mi è vicino. Attingo da loro la mia forza per andare avanti e sperare. Ringrazio Dio perchè apprezzo  la vita che mi è stata donata,la bellezza del creato e la bellezza che è nell’anima di chi mi è vicino».

«Ogni giorno per me è un dono e se anche il mio percorso dovesse interrompersi  sono sereno e felice per quello che ho avuto finora. – ha concluso il 33enne  – Saluto e ringrazio gli organi di stampa per la collaborazione ,ma ora ,prima della partenza per  Miami ,ho bisogno di tranquillità. Chiedo ,quindi, il silenzio stampa. Utilizzerò questo periodo di attesa per ricaricarmi e pregare che vada tutto bene e che possa ancora vincere questa battaglia».

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