Presentato alla Stampa il “Piano d’azione del (meglio verso il) cinghiale” nel PNCVD

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Presentato alla Stampa il “Piano d’azione del (meglio verso il) cinghiale” nel PNCVD

Interessante Conferenza Stampa stamane nella Villa Matarazzo a S. Maria di Castellabate, pur con una platea minima, sul Piano d’azione verso i cinghiali nel PNCVD. Il Comune di Castellabate, che ha nel suo territorio un gran numero di cinghiali, cacciati comunque di frodo, senza regole, con iniziativa del sindaco Costabile Maurano, ha messo in atto questo Piano che prevede un abbattimento controllato, selezionato, legale del numero in esubero di tali animali che procurano vari danni, con conseguenti spese per l’Ente Parco di rimborso, di cause ed altro. Le regole sono stabilite dal Ministero dell’Ambiente a cui compete l’approvazione, ad esempio come tipo di caratteristiche dei capi selezionati, con modalità di impatto meno violento e doloroso, con carabine a canna rigata e proiettili non di piombo inquinanti.  E’ un atto di sinergia con l’Ente Parco, presenti il Direttore De Vita ed il Presidente Troiano, con l’Università Federico II, Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale, presente il dottore Domenico Fulgione, e l’Asl, presente il dottor  Morciano. Il Sindaco Maurano ha con vanto evidenziato che il “suo” comune possiede l’unico Macello del Cilento, con annesso laboratorio, chiuso da anni e che pensa di coinvolgere per tale Progetto, ed è l’unico che ha pensato di trovare sviluppo economico da questo abbattimento, poiché, dopo una prima fase che prevede la donazione della carne dei cinghiali abbattuti, controllata dall’ASL, alle famiglie meno abbienti, prevede di venderla, non più mangiata senza controllo sanitario con il rischio di ingerire animali malati ad esempio con virus patologico vescicolare, diverrebbe prodotto tipico della zona ed il ricavato, ci piace in modo particolare tale sua citazione, sarebbe destinato “per sostenere attività culturali nel Comune”!

Ecco allora ci fa ricordare il Mito Egiziano (pubblichiamo un’opera che lo richiama), che vede rincarnare ogni cinghiale morto e tuffato nel mare in un essere umano nuovo…..nuovo in questo caso per un maggior sviluppo culturale, non ingombro di nozioni, ma cultura formativa, che ampi gli orizzonti in un senso della vita approfondito ed idoneo agli abitanti di un Parco Nazionale, più interessati alla vita in questo habitat…….quindi  anche non sempre assenti a tali Incontri!!!!. Il Dipartimento di Biologia Strutturale e Funzionale dell’Università di Napoli Federico II ha elaborato e coordina il piano d’azione nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ed ha individuato tre obiettivi principali:1) La Riduzione della percezione di emergenza 2) La Riduzione dei danni 3) Controllo demografico della popolazione dei cinghiali. Attualmente sono stati abbattuti 110 capi nell’intero Parco, e selezionati, con corso di formazione, 18 selecontrollori che, con qualche aiutante e dei cani, intraprendono l’attività di abbattimento. Saranno selezionati altri selecontrollori necessari, quindi creando possibilità occupazionale e maggiore controllo della caccia abusiva e pericolosa e della sconsiderata alimentazione .

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