Chi è Filippo Isoldi, attivo nelle lotte ambientali candidato alla Camera con Potere al Popolo

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Chi è Filippo Isoldi, attivo nelle lotte ambientali candidato alla Camera con Potere al Popolo

Sessant’anni, custode della terra (agricoltore), da sempre attivo nelle lotte ambientali contro il nucleare, nei referendum per l’acqua pubblica e contro la riforma costituzionale. E’ Filippo Isoldi è il candidato alla Camera dei Deputati per il Collegio Uninominale di Agropoli 2-10 con Potere al Popolo. Sul territorio si è impegnato sulla questione rifiuti in relazione alla discarica di Laurito e in difesa del Parco nazionale del Cilento e del Vallo di Diano. 

Perché hai deciso di candidarti con “Potere al Popolo”?

Non mi sarei candidato con nessun altro partito. Mi è stato chiesto questo tipo di contributo e mi sono fatto trovare disponibile. Sono onorato della fiducia che è stata riposta nei miei confronti.

Di fronte ti trovi colossi partitici e personali difficili da poter scalfire, perché la gente dovrebbe votare per te?

Sono colossi dai piedi d’argilla che vivono grazie ai “signorsì” che gli tributa un popolo che vive di atavica sudditanza. Inoltre posso dire che si tratta di colossi che hanno anche il cuore marcio e che quindi potrebbero crollare. La gente ha l’opportunità di uscire da questa posizione di sudditanza dando il proprio voto a “Potere al Popolo” perché si tratta di un soggetto che è formato da persone sincere, corrette e che cercano insieme alla collettività di uscire dallo stato di crisi in cui ci si trova attanagliati.

Quali sono stati i mali che hanno spinto in una fase recessiva profonda il Cilento?

Intanto penso che il Cilento non sia in una fase recessiva, più di altri posti, anche perché qui non abbiamo mai conosciuto un vero sviluppo. Se vogliamo parlare possiamo soffermarci sui ritardi, sulla poca occupazione, sulla scarsità di produzione artigianale e industriale di cui è intrisa la nostra terra. Ma io direi di guardare lo stato delle cose esistenti con una consapevolezza che ci faccia trasformare questi problemi in opportunità: cioè partire dall’esistente per creare nuovi e diversi percorsi.

E quale potrebbe essere la ricetta giusta?

Far capire alla gente, così come sto facendo io girando in lungo e in largo il territorio così come ho sempre fatto, l’importanza della collettività, dello Stato amministrato da persone oneste nello spirito del buon padre di famiglia sotto un vero e proprio controllo popolare.

Un messaggio che vuoi lanciare ai tuoi potenziali elettori

Vorrei dire che il popolo ha già il potere anche se ci stanno sabotando gli strumenti per esercitarlo. Quindi il 4 marzo con serenità e consapevolezza della nostra forza licenziamo questi signori dando il nostro voto a “Potere al Popolo”.

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