Cilento, la proposta di un comune: «Darsi alla terra per essere autosufficienti»

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Cilento, la proposta di un comune: «Darsi alla terra per essere autosufficienti»

di Antonio Vuolo

Rendere il territorio comunale autosufficiente nel caso in cui l’emergenza dovesse protrarsi, sfruttando risorse come la terra. E’ la proposta del comune di Montecorice che mira a rilanciare la coltivazione delle terre incolte grazie a un accordo in via di definizione con Coldiretti. In questo modo, si potranno rimettere a produzione terreni ad oggi abbandonati e garantire ai cittadini la sussistenza alimentare. «Le comunità come le nostre in questo periodo hanno un vantaggio rispetto alle aree metropolitane, cioè il fatto di avere intorno a sé tanto verde che è giusto rimettere a frutto come lo era un tempo – spiega il vice sindaco, Pasquale Tarallo – Abbiamo un sacco di terra intorno a noi che chiede di essere coltivata. Seconda me bisogna rimetterci nell’ottica di coltivare le nostre terre per renderci autosufficienti da un punto di vista alimentare, sia dando la possibilità a chi ha la terra di avere accesso ai rifornimenti di piantine e semi, infatti stiamo attivando una collaborazione con la Coldiretti, sia dando la possibilità a chi non ha l’orto di contribuire e di dare una mano a chi riprende a gestire il proprio pezzetto di terra. Inoltre, se qualcuno ha del terreno incolto e non vuole coltivarlo può darlo in comodato d’uso al Comune per consentire di poterlo rimettere a frutto». Quindi, l’amministratore cilentano conclude: «Ritornare a riscoprire il senso di avere una terra che dà i suoi frutti e di apprezzarli e condividerli, secondo me è una delle strade più percorribili per uscire da questa crisi il più in fretta possibile».

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