Cilento, un 12enne tra i primi a ricevere il vaccino anti-Covid in Campania e in Italia

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Cilento, un 12enne tra i primi a ricevere il vaccino anti-Covid in Campania e in Italia

«E’ stato un bel regalo il vaccino, sarà una bella estate». L’emozione, al cospetto della giovanissima età, non tradisce Carlo Valletta. Ha 12 anni ed è residente a San Mauro Cilento, piccolo borgo collinare affacciato sul mare blu di Acciaroli, nel cuore del Parco del Cilento. E, ieri pomeriggio, è stato tra i primi 12enni in Campania e in Italia a ricevere il vaccino contro il Covid-19. Gli operatori del Punto Vaccinale di Acciaroli gli hanno somministrato la prima dose del siero Pfizer-BionTech.

Alle 15.10, il giovanissimo cilentano ha ricevuto la sua prima dose vaccinale sotto lo sguardo attento di papà Nicola. Da tempo, Carlo, aspettava questo momento. Nessuna paura dinanzi a quella siringa contenente il vaccino che per il giovanissimo cilentano significa un primo e importante passo per il ritorno alla normalità. Ad accoglierlo il primo cittadino di Pollica, Stefano Pisani, che ha trasformato l’hub del suo comune in uno dei centri vaccinali più efficienti della Campania, avendo ormai immunizzato oltre il 60% della popolazione residente tra i comuni di Pollica, San Mauro Cilento, Montecorice e Serramezzana.

Carlo lo saluta e batte il cinque. E’ felice, quasi come quando torna a casa dopo una battuta di pesca prolifica, tra i suoi hobby preferiti. Poi, aspetta i canonici quindici minuti di osservazione post-somministrazione e, infine, torna a casa. Chissà per quanto tempo, nonostante le raccomandazioni del padre, prima di tornare a giocare con gli amici. «Non vedevo l’ora di farlo , aspettavo con ansia il mio turno. Chiedevo sempre a papà quando toccasse a me. Finalmente è stata data la possibilità a tutti di vaccinarsi e quel momento è arrivato con l’apertura dei vaccini a tutti» racconta Carlo, a cui è stata somministrata la prima dose di Pfizer-Biontech. «E’ sbagliato, a mio avviso, non vaccinarsi – conclude poi Carlo – Io penso che dobbiamo fidarci tutti della scienza, della medicina. Ci sono state tante malattie nella storia dell’umanità e alla fine l’uomo è sempre riuscito a sconfiggerle. Perché non dovrebbe farlo proprio contro il Covid?».

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