Cilento, da uomo a donna dopo sentenza del tribunale: «Ora per tutti sono solo Ottavia»

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Cilento, da uomo a donna dopo sentenza del tribunale: «Ora per tutti sono solo Ottavia»

La storia di Ottavia Voza arriva da Capaccio e la racconta con una lunga intervista il quotidiano La città di Salerno. Da venerdì mattina anche per lo Stato italiano l’architetto cilentano, con due figli avuti da un matrimonio finito anni fa, è una donna, appunto Ottavia Voza. La Prima sezione civile del tribunale di Salerno ha accolto il ricorso presentato dalla donna, che così vede riconosciuta la sua richiesta di attribuzione dell’identità anagrafica. Si tratta di una sentenza storica, tra le prime emesse in Italia. 

«E’ una sentenza importante – ha detto Ottavia Voza alla Città di Salerno – perché riguarda il riconoscimento della riattribuzione anagrafica di una persona transgender che non ha effettuato l’intervento finalizzato al cambio del sesso. Come me, appunto. E’ la 14esima sentenza del genere in Italia, ma la prima che arriva dopo la sentenza della Cassazione che riconosce l’invito della Commissione europea dei diritti umani che vieta la sterilizzazione obbligatoria per le persone transgender». Tra le difficoltà nella vita di tutti i giorni ce n’erano molte sul lavoro, per esempio: «Se io dirigo un cantiere di un’opera pubblica,- ha spiegato – sul cartellone all’ingresso c’è il mio nome al maschile, ma poi arrivo io. E’ con questa difficoltà che io mi rapporto con tutti i componenti della società, quando prendo un’aereo, quando vado in ufficio, persino quando faccio shopping».

Ottavia non ha ancora deciso se si sottoporrà o meno all’intervento per completare il suo percorso di cambiamento. Ma d’ora in poi sui suoi documenti sarà una donna a tutti gli effetti, così ormai da anni tutti la riconoscono.

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