Cilento, troppi piccioni in paese e il sindaco dichiara guerra: «Multe salate a chi gli dà cibo»

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Cilento, troppi piccioni in paese e il sindaco dichiara guerra: «Multe salate a chi gli dà cibo»

Troppi piccioni: scatta l’allarme per l’igiene e la sanità pubblica. A dichiarare guerra ai volatili «invadenti e pericolosi» è il sindaco di Albanella Renato Iosca che ha emesso un’ordinanza per tentare di arginare il fenomeno. Per i trasgressori sono previste sanzioni fino a oltre 200 euro  e possibili conseguenze penali. L’ordinanza si è resa necessaria anche a causa delle numerose segnalazione di cittadini, che hanno evidenziato i disagi legati alla presenza di numerose colonie di piccioni, stazionanti nel perimetro urbano. «Il fenomeno – spiega il sindaco Iosca – ha assunto proporzioni tali da costituire un serio rischio per il possibile veicolo di trasmissione di malattie infettive e parassitarie all’uomo e agli animali domestici, per il pericolo di danno a carico di edifici pubblici e privati, e il problema di decoro urbano».

L’ordinanza Il provvedimento impone il divieto  per i cittadini di  abbandonare o somministrare volontariamente, o in via indiretta,  cibo ai volatili. I proprietari di immobili, sia pubblici che privati, sono obbligati a rimuovere, entro 60 giorni, gli escrementi di piccione dagli edifici di pertinenza, effettuando, al contempo, accurate operazioni di pulizia ed eventuali interventi di disinfestazione. Nell’ordinanza si legge pure che «è vietata la rimozione degli eventuali esemplari più giovani, i cosiddetti pulli, dai nidi abbandonati, che dovranno essere bonificati solo dopo che questi li abbiano lasciati. I cittadini sono tenuti anche a provvedere alla chiusura di ogni luogo utile alla nidificazione dei piccioni, come ad esempio cavità cieche, finestrelle e aperture che danno aria ai sottotetti, utilizzando materiali idonei sia dal punto di vista urbanistico che da quello estetico e a ridotto impatto ambientale.  L’ordinanza firmata dal primo cittadino  obbliga, inoltre, a impedire la sosta abituale o permanente dei piccioni sui terrazzi e sui cortili,  applicando, dove necessario, dissuasori in plastica o altro materiale, non cruenti, sui punti di posa. Le prescrizioni previste dall’ordinanza dovranno essere effettuate in maniera periodica e costante, per garantire la conservazione di adeguate condizioni igienico sanitarie».

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