Coldiretti: «Cilento fa conquistare record longevità agli italiani: primi in Europa grazie a dieta Med»

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Coldiretti: «Cilento fa conquistare record longevità agli italiani: primi in Europa grazie a dieta Med»

Con un aumento record del 20%, l’agroalimentare Made in Italy ha fatto registrare nel 2015 il record storico negli Stati Uniti, spinto dall’attenzione alla dieta mediterranea, come dimostra il lungo articolo dedicato dal sito della Cnn ad Acciaroli, paese in provincia di Salerno dove visse lo scienziato statunitense Ancel Key che per primo ha evidenziato gli effetti benefici della dieta med. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’ articolo “Come vivere fino a cent’anni: il paese dei centenari rivela i suoi segreti”, nel quale vengono intervistati i numerosi centenari della prestigiosa località del Cilento. La longevità ad Acciaroli e dintorni è diventata tra l’altro materia di studio per l’Università ‘La Sapienza’ di Roma e per l’Università della California di San Diego. I ricercatori stanno esaminando circa 300 centenari locali per cercare di capire come mai la gente qui viva così a lungo ed abbia così bassi tassi di problemi di cuore e di Alzheimer.

«La dieta mediterranea fondata principalmente su pane, pasta, frutta, verdura, olio extravergine e il tradizionale bicchiere di vino consumati a tavola in pasti regolari ha consentito agli italiani – continua la Coldiretti – di conquistare il record di longevità: nell’Unione europea l’Italia si colloca al primo posto con 80,3 anni per gli uomini e al terzo per le donne con 85,2 anni. Un ruolo importante per la salute – sottolinea la Coldiretti – riconosciuto anche con l’iscrizione della dieta mediterranea nella lista del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Un primato che negli anni scorsi è stato però messo a rischio dal cambiamento delle abitudini alimentari – osserva Coldiretti -, come dimostra la presenza di 27 milioni di italiani obesi (quasi sei milioni) o in sovrappeso (21 milioni), poco meno del 60% del totale. Nel 2015 si è avuta però la svolta – conclude l’organizzazione agricola -, con il ritorno sulle tavole degli alimenti base della dieta med, dal +5% per il pesce al +19% per l’olio di oliva ma anche il +5% della frutta, il +3% degli ortaggi freschi e +1% per la pasta secca».

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