Comune indebitato, fra le voci di spesa una fascia da sindaco da 400 euro. Ruocco «A dir poco imbarazzante»

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Comune indebitato, fra le voci di spesa una fascia da sindaco da 400 euro. Ruocco «A dir poco imbarazzante»

Dopo oltre quattro mesi si è tenuto a Vallo Della Lucania il primo consiglio comunale del 2015. Tanti i punti all’ordine del giorno fra cui, quello che sicuramente avrà attirato di più l’attenzione dei cittadini, la questione dei debiti fuori bilancio. Come già denunciato nei giorni scorsi dal consigliere di minoranza Nicola Botti su Facebook «il comune di Vallo nel corso degli ultimi anni ha accumulato debiti per circa 100mila euro», cifra poi ridimensionata nel corso del dibattito dal consigliere di maggioranza Celestino Sansone. La minoranza ha accusato il sindaco «di aver inserito fra le voci fuori bilancio spese non giustificabili, come cene, tendaggi ed una fascia da sindaco da 400 euro». Proprio questa accusa ha generato un battibecco, degenerato poi in aggressione verbale, fra il sindaco Toni Aloia e il consigliere Botti.

Il botta e risposta «Dimmi dove sono le cene, dove sono?» tuona Aloia alzando la voce. «Scusa sindaco ma che stai facendo il pubblico ministero?», controbatte Botti che poi passa ad elencare le voci che secondo lui sarebbero anomale. Sembrerebbe che fra le spese non previste compaia una fascia da sindaco da 400 euro, cosa smentita da Aloia che afferma che gli sia stata regalata. Ci sono poi una cena ad un coro gospel e a un gruppo di 10 ragazzi disabili, costo logo ‘estate vallese’, tende nella stanza del vice sindaco: «ingiusto che queste cose vengano pagate dai cittadini», afferma il consigliere Nicola Botti. Queste le voci di spesa incriminate e portate in risalto durante l’animato dibattito. «Approvare questi debiti fuori bilancio prima che il bilancio sia stato approvato è un modo per dare un segnale ai creditori», afferma il segretario comunale che poi rifiuta di assumersi la responsabilità sull’approvazione del punto all’ordine del giorno per cui la votazione è stata rinviata. Sembrava essere iniziata pacificamente questo primo consiglio comunale del 2015, con la presentazione del consiglio comunale dei giovani con relativo sindaco.

Spese Complessa la situazione in cui si trova a navigare Vallo Della Lucania che adesso si ritrova a dover far fronte ad un debito di non piccolo calibro. Le spese fuori bilancio saranno sanate mettendo le mani nelle tasche dei cittadini, come accusa la minoranza, o si troveranno altri modi? Frattanto sulla questione si esprime il segretario del Pd vallese Riccardo Ruocco che qualifica l’ultimo consiglio comunale come «a dir poco imbarazzante».

Ruocco «Con l’insediamento del consiglio comunale dei ragazzi, unica nota positiva della giornata di mercoledì, l’attuale amministrazione ha perso una grande occasione per dimostrare di essere alle politiche giovanili del futuro». Duro il commento del segretario Ruocco che aggiunge: «Si sarebbe dovuto parlare di tecnologia, di lavoro, di famiglie, di politiche ambientali, di scuole e di tempo libero approfittando di un’occasione così ghiotta deliberare di futuro insieme ai ragazzi», continua poi Ruocco con la sua critica all’amministrazione «ed invece, cominciare dal luogo di celebrazione del consiglio, irregolare e non più idoneo ad ospitare consigli comunali, passando ai noiosi e scadenti punti di discussione programmati dall’amministrazione  in una così importante occasione per i ragazzi, gli unici aspetti proiettati al futuro sono stati le tasse, debiti fuori bilancio e le tante altre spese da pagare».

«Ma tutto questo è una questione di visione e di strategie che evidentemente questa amministrazione non ha mai avuto, non può inventarsi e mai avrà, neppure copiando. Di certo il consiglio comunale di ieri è stato a dir poco imbarazzante ed ha consegnato ai cittadini vallesi ma soprattutto ai ragazzi presenti un futuro incerto e grigio». Ruocco non le manda certo a dire ed incalza: «Oramai è evidente a tutti che la maggioranza è al tappeto, in grosse difficoltà anche a discutere a votare le proprie proposte, che oltremodo sono state attese quattro mesi. Il siparietto tra il Sindaco e segretario comunale sui debiti fuori bilancio, con scelta a sorpresa di quest’ultimo di non avallare e quindi bocciare le indicazioni della maggioranza per la presenza di palesi irregolarità, è la certificazione più autorevole di una compagine amministrativa giunta ormai al capolinea – conclude – il futuro è un’altra cosa».

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