Comune smantella baracche, è guerra a Santa Marina: «Strumentalizzano maltempo per togliere i terreni»

Sui lavori avviati nei giorni scorsi nel litorale di Policastro Bussentino è guerra aperta. Ad essere contestato il modus operandi dell’amministrazione Fortunato: «Non è stato dato neppure il tempo di portare via conserve, vino e attrezzature di lavoro, non è questo il modo per chi amministra», ha spiegato Nicola Giudica, portavoce dell’associazione politica La svolta ai microfoni dell’emittente 105Tv. Al centro della polemica il fatto che per risolvere il problema dell’allagamento nel centro abitato, stanno per essere buttate giù delle costruzioni. «Questi lavori – aveva spiegato il presidente del consiglio comunale Giovanni Fortunato – serviranno per il deflusso dell’acqua piovana ma anche a ripristinare i canali per renderli navigabili, faranno convogliare l’acqua piovana per poi farla sgorgare a mare, in questo modo l’acqua sfocerà in più punti diminuendo il rischio di allagamento. Questa zona, inoltre, che al momento si presenta degradata e con costruzioni abusive, sarà completamente riqualificata e messa in sicurezza». Secondo Giudice «si sta cavalcando una presunta alluvione per togliere i terreni ai cittadini che ne sono in possesso da 60 anni. – ha spiegato – Quei terreni hanno determinato in passato l’economia del golfo. Hanno messo in atto azioni che avevano già programmato, – ha spiegato il portavoce di La svolta – già nel 2008 avevano presentato un progetto di occupazione di quei suoli, In periodo elettorale a quelle stesse persone aveva promesso addirittura di fargli fare altre stanze o un secondo piano, ha fatto sciacallaggio politico carpendo la buona fede di quelle persone». Il tutto ora è nelle mani del Tar. Il tribunale dovrà decidere sull’appartenenza delle baracche. «I tempi cambiano e ora lì non si può più coltivare ma rispettiamo quelle persone,  – ha detto Giudice – lavoriamo a un progetto che dia loro la possibilità di realizzare qualcosa per sviluppare la fascia senza andare in contrasto con loro».  

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