Consigliera comunale minacciata di morte, in una lettera: «In Sicilia ti avrebbero già tagliato la testa»

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Consigliera comunale minacciata di morte, in una lettera: «In Sicilia ti avrebbero già tagliato la testa»

«Se fossi stata in Sicilia ti avrebbero già tagliato la testa, giri sempre sola con la macchina e all’improvviso può succederti qualcosa». Comincia così la lettera di minacce ricevuta dalla consigliera di minoranza del Comune di Novi Velia, Giuseppina Speranza, che, recentemente, aveva presentato delle interrogazioni su alcune problematiche relative ai lavori della pavimentazione di piazza Longobardi e corso Positano.  Superato un momento di sdegno per i toni violenti della lettera, la consigliera è andata dai carabinieri per informare delle minacce ricevute. La lettera intimidatoria è stata lasciata nella cassetta della posta senza timbri e francobolli, in un foglio bianco spillato e senza mittente, lasciata da qualcuno che chiaramente sa bene dove abita e quali sono le sue abitudini. Già durante la campagna elettorale c’era stata una lettera con delle offese personali ma tutto pareva essere incanalato nell’ambito di un acceso dibattito politico. Invece, visto il contenuto della missiva, la situazione ha preso una piega diversa.

«Evidentemente il mio impegno politico da fastidio, anche perché la lettera fa chiaramente riferimento alle mie azioni e denunce», ha commentato la consigliera. «Ho fatto due interrogazioni – ha spiegato – per capire perché abbiamo una strada da sei anni non collaudata e perché l’amministrazione interviene periodicamente per sistemarla, quindi spendendo ulteriori soldi oltre già al milione investito». Nell’ interrogazione, presentata due mesi fa, relativa ai lavori della pavimentazione di piazza Longobardi e corso Positano nel centro storico, realizzata con dei fondi della Regione Campania di oltre un milione di euro, la consigliera aveva chiesto dei chiarimenti: «Avevo ricevuto risposta dal sindaco ma ho consegnato tutto alla stazione dei carabinieri perché la risposta non era stata convincente e volevo capirne di più». «Faccio semplicemente il mio lavoro, cerco chiarezza e non accuso nessuno – ha chiarito – Questa non è politica, è un fatto gravissimo ma ho preso un impegno con i cittadini e la mia squadra (La colomba per Novi, ndr). Le offese personali lasciano il tempo che trovano ma le minacce di morte non sono ammissibili».

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