Vallo della Lucania: provocazione di “Cilento Futurista”, sigilli alla Fiat “sequestrata dal popolo italiano”

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Vallo della Lucania: provocazione di “Cilento Futurista”, sigilli alla Fiat “sequestrata dal popolo italiano”

Vallo della Lucania, oggi si sveglia con un’azione che non ha precedenti nella storia della Città del Cilento. – ‘Sigilli’ alla concessionaria Fiat in via Rubino, con il nastro bianco e rosso, a ricordare una ‘scena del crimine’, e circondata di cartelli "Sequestrato dal popolo italiano". A rivendicare il blitz, messo a segno nella notte in maniera coordinata su tutto il territorio nazionale, è l’associazione culturale "Cilento Futurista – CasaPound Italia". Un’azione non violenta, un gesto simbolico ma dal sapore fortemente provocatorio: ”Prima fallisce, meglio è. Per tutti”, è lo slogan che si legge sui volantini lasciati davanti a tutti i punti vendita ‘colpiti’. E ancora: ”Salviamo i lavoratori e la produzione italiana, non la dirigenza Fiat, incapaci avventurieri che amano il profitto e non l’Italia”.
Cpi esige lo stop agli incentivi "per auto prodotte all’estero sfruttando lavoratori stranieri sottopagati" e chiede "incentivi solo per auto prodotte in Italia", mentre, quanto agli stabilimenti di Pomigliano d’Arco e Termini Imerese, propone che siano "sequestrati, nazionalizzati e affidati a Finmeccanica e Fincantieri"."La Fiat vive di aiuti pubblici e, nonostante cio’, ha tradito il nostro paese e la nostra gente – spiega Guido D’Amore , segratario di CF-CPI – Vuole incentivi e soldi dallo Stato, ma poi licenzia e chiude le fabbriche nel nostro Paese per portare la produzione all’estero. Lasciamola fallire e con i soldi che non ‘ruberà’ piu’ avvieremo una nuova e sana industria automobilistica”.

Comunicato stampa dell’associazione Cilento Futurista

 

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